Tricesimo (Udine) – L’attenzione della Regione Friuli Venezia Giulia per le piccole, medie e micro imprese è stata ribadita a Tricesimo, in occasione del quarto congresso di Casartigiani Udine, dagli assessori regionali alle Attività produttive, Sergio Bini, e alle Finanze, Barbara Zilli.
Zilli ha ribadito le azioni già stabilite dalla Giunta regionale per favorire la ripresa
Dopo l’analisi della situazione economica e del tessuto produttivo nazionale e regionale del presidente di Casartigiani Udine, Nereo Tassotti, Bini si è soffermato sulle carature del mondo artigiano che riflettono le caratteristiche della comunità regionale.
“La Regione – ha sostenuto l’assessore alle Attività produttive – intende riconoscere gli sforzi dei piccoli imprenditori, che rappresentano il 95 per cento dell’imprenditorialità regionale, e si distinguono per le capacità di lavorare e di sapersi sacrificare per ottenere i migliori risultati”.
Bini ha evidenziato quanto lo sviluppo della Regione sia legato a efficienza e produttività
“Stiamo attraversando la quarta vera rivoluzione industriale – ha spiegato – dalla quale potranno uscire vincenti solamente le imprese, anche quelle più piccole e le micro imprese, orientate all’innovazione“.
“Un passaggio epocale che la Regione agevolerà in quanto – ha evidenziato l’assessore – le Pmi non dispongono della struttura necessaria ad affrontare e superare le sfide della ricerca e della competitività“.
Dal canto suo, Zilli si è soffermata sul confronto con le categorie, definito anche dall’assessore alle Finanze “fondamentale per comprendere le problematiche, le aspettative e le soluzioni che la comunità regionale, si attendono dalle scelte di politica economica della Regione”.
Zilli ha però posto l’accento sulla necessità che la comunità del Friuli Venezia Giulia contribuisca al rinnovamento di una Regione impegnata a snellire il proprio apparato per renderlo più efficiente.
La Regione rivolge all’arte dei mestieri un’attenzione culturale diversa
“E’ tutta la società che deve intraprendere un cammino nuovo e moderno perché le difficoltà che il mondo delle imprese attraversa derivano anche da previsioni errate del recente passato, considerando che per anni si è ritenuto che i mestieri artigiani fossero meno qualificanti delle professioni, indirizzando i giovani verso corsi di studio diversi“.
“Un investimento sul futuro – ha concluso – è la decisione della Regione di azzerare l’Irap per le aziende già presenti o di futuro insediamenti nei territori montani, come pure la scelta di ridurla agli imprenditori che daranno occupazione a soggetti espulsi dal mondo del lavoro“.