Lo humor inglese di Renzi che getta ombre su Gentiloni: pronto a ‘inciuciare’ col Cavaliere

ROMA – Ultimi scampoli di campagna elettorale all’insegna dello humor inglese, quello che per definizione non fa ridere nessuno. Matteo Renzi, l’ex premier che ha governato il Paese con Angelino Alfano, adesso scarica le responsabilità del patto, fallimentare e fallito, del Nazareno sui suoi predecessori. “Larghe intese con Berlusconi? – ha detto – Questa è una barzelletta. Ma mi dite chi, quale governo, Berlusconi ha sostenuto in questi anni? Il governo Letta e il governo Monti. A me Berlusconi non ha mai votato la fiducia, sul referendum ha fatto il diavolo a quattro, ha sempre cercato politicamente di farmi fuori, io lo rispetto, abbiamo solo cercato  di fare un accordo sulle riforme con il patto del Nazareno”. Delle due l’una, ma Renzi, come si suol dire ‘fa il fesso per non andare in guerra’. Che Alfano, delfino del cavaliere abbia tradito il suo ‘padre politico’ per avere una poltrona da ministro con il governo Pd è un dato di fatto. Che Renzi lo abbia confermato come ministro è una verità incontrovertibile. Ma allora Renzi, chi è che racconta barzellette? L’arrampicata sugli specchi dell’ex premier è esilarante, più delle battutacce del Cavaliere. “Il governo guidato da Letta a un certo punto si è spaccato perché Alfano ha rotto con Berlusconi – la sua versione – siccome non aveva vinto nessuno Bersani e Berlusconi si misero d’accordo perché era necessario fare le larghe intese”. Grazie alla vittoria di ‘nessuno’ Renzi ha avuto la possibilità di governare. Ma il meglio di sé il segretario Pd lo da alla fine, sulle ipotesi del post voto.  “Berlusconi va con Gentiloni”, i cronisti allora hanno chiesto se fosse stato un lapsus il suo e Renzi ‘candidamente’ ha risposto: “No, no me lo avete chiesto voi, non ci sono lapsus”. In pratica il reuccio fiorentino, poco prima dell’inizio del silenzio elettorale getta su Gentiloni, che ha più chances di lui di tornare premier, l’ombra dell’inciucio. Se questo non è humor inglese in salsa renziana allora cos’è?

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