ROMA – Pierluigi Coppola, l’unico esperto della commissione per l’analisi dei costi-benefici della Tav a dare parare favorevole all’opera è stato licenziato. Silurato dal ministro dei Trasporti Danilo Toninelli. Tempo un attimo e il governo torna a litigare. Dopo il messaggio sorpreso dell’ingegnere, che chiede chiarezza e chiarimenti, è Matteo Salvini a riaccendere le polemiche tra i due partner di governo: “Vorrei conoscere il motivo del licenziamento“.
Coppola chiede spiegazioni al Ministero, Salvini attacca: “Vorrei conoscerle anche io”
Il Ministero, ufficialmente, spiega che il licenziamento è avvenuto per una presunta violazione di Coppola del codice di comportamento dei dipendenti pubblici. Toninelli accusa l’ingegnere di aver fatto circolare un controdossier e aver rivelato informazioni sull’analisi. “Sulla scorta delle mie analisi ritengo che la Torino-Lione sia un’opera che porta benefici, non ho mai fatto circolare dossier o violato il codice”, è la replica di Coppola.
Lite Salvini-Toninelli, volano insulti nel governo
E se Coppola replica con durezza, non risparmia critiche il ministro dell’Interno, che l’altro ieri aveva già puntato il dito contro Toninelli. “Non ci siamo. Se uno fa il ministro dei Trasporti deve lavorare per far viaggiare gli italiani. Non per bloccare porti, ferrovie, aeroporti, tunnel e autostrade“. Il grillino replica a sua volta che “dire che io sono il ministro dei blocchi stradale è come dire che Salvini è un ministro che non blocca le Ong“. Insomma, Lega e Movimento 5 Stelle sono d’accordo solo su un punto: litigare. Gli riesce benissimo.