L’Aia (Olanda), 10 mar. (LaPresse/AFP) – Hillary Clinton avverte che l’amministrazione Trump “non sta riconoscendo il pericolo” di discutere del disarmo nucleare con Pyongyang e aggiunge che manca di diplomatici di esperienza per gestire i colloqui. “Se vuoi parlare con Kim Jong Un di queste armi nucleari hai bisogno di diplomatici di esperienza”, cioè di “persone che abbiano familiarità con il dossier e che conoscano i nordcoreani e la loro lingua”, ha detto Clinton al tabloid olandese Algemeen Dagblad, in un’intervista pubblicata oggi.
La ex segretaria di Stato Usa aggiunge che il dipartimento di Stato viene “eroso” e che mancano diplomatici che abbiano esperienza sulla questione nordcoreana, visto che molti sono andati via. “Non si può avere diplomazia senza diplomatici”, ha dichiarato Clinton, aggiungendo che “il governo Trump non sta riconoscendo il pericolo”.
La notizia giunge dopo che è emerso che il presidente Usa Donald Trump e il leader nordcoreano Kim Jong-Un si incontreranno entro fine maggio per discutere dei test nucleari e missilistici di Pyongyang.
I commenti di Clinton sembrano sulla stessa linea della posizione espressa, in un’intervista ad Afp, da Bill Richardson, ex ambasciatore Usa presso le Nazioni unite. Richardson – che ha negoziato con molti dei leader più isolati del mondo, da Saddam Hussein ai dittatori militari della Birmania all’ex leader nordcoreano Kim Jong Il, e che si è recato in visita in Corea del Nord diverse volte – ha detto che l’accordo per un incontro fra Trump e Kim è una mossa audace, ma va tenuto a mente che non è un reality tv, quindi serve una strategia. L’ex diplomatico ha spiegato che si preoccupa “per l’impreparazione e la mancanza di disciplina del presidente”.
“Lo elogio (riferendosi a Trump ndr.) per questa mossa molto audace di accettare l’invito […] ma questo non è ‘The Apprentice’ o un reality tv. È un negoziato con un leader imprevedibile che ha almeno 20 armi nucleari e che minaccia gli Stati Uniti”, ha dichiarato Richardson.
