Roma, 12 mar. (LaPresse) – “Anche in quest’occasione abbiamo da subito attivato i nostri uffici per monitorare la situazione e riportarla in condizione di normalità, con obiettivi di sicurezza ma anche allo scopo di ripristinare la fruizione turistica che vedrà un primo avvio già con la Pasqua ormai prossima”. Così l’assessore regionale alla Difesa del Suolo Gianpaolo Bottacin, illustrando gli interventi immediatamente posti in essere ma anche la programmazione per il consueto ripascimento stagionale del litorale veneto.
Tecnici regionali fin dalle prime ore della mattinata erano infatti presenti sulle varie spiagge del litorale veneto per rilevare la situazione e programmare i pronti interventi. Durante la notte erano state infatti raggiunte quote di marea sostenute superiori a 1,2 metri lungo tutto il bacino dell’Alto Adriatico e altezze d’onda che hanno superato i 2,5 metri. Tra i punti più toccati dal fenomeno atmosferico varie zone di Chioggia, Sottomarina, Isola Verde. Per quanto riguarda il litorale di Jesolo la zona maggiormente colpita ha riguardato tratti del litorale più ad est in prossimità della foce del Piave. Anche a Caorle, Bibione e negli ambiti del Delta del Po sono evidenti le erosioni di tratti di arenili sabbiosi.
“Fin dall’inizio del mandato ho seguito con costante attenzione la problematica dei ripascimenti – prosegue Bottacin – ben consapevole dell’importanza non solo per gli aspetti della sicurezza, ma anche da un punto di vista economico sociale che può essere garantito solo da una buona stagione turistica. Per questo sto lavorando affinché, sulla scorta di quanto già positivamente attuato a San Michele al Tagliamento e Caorle, in tutte le varie realtà marine venete vengano sottoscritti quanto prima accordi tra Regione, comuni e operatori. Laddove sperimentato, tale modello sta infatti dando ottimi frutti”.
La Regione per quest’anno ha già stanziato la somma di quasi 3 milioni di euro per le attività manutentorie dei litorali, a cui vanno aggiunti ulteriori 8 milioni per interventi attualmente in corso o in fase affidamento. “Il mio auspicio poi – conclude l’assessore – è che, appena sarà operativo un nuovo governo a livello nazionale, si riveda la distribuzione dei canoni di concessione. E’ infatti contro ogni logica che, mentre gli interventi di ripascimento siano posti a carico delle regioni, tali canoni siano di converso introitati dallo Stato”.