Ex Ilva, Governo spaccato e a fari spenti. Il premier Conte a Taranto contestato da operai e cittadini

Non sembra esserci soluzione per la vertenza AccelorMittal dell'ex Ilva di Taranto. Il premier Conte contestato davanti l'acciaieria

Foto Filippo Attili / Palazzo Chigi / LaPresse in foto il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte

TARANTO – La trattativa tra il governo Conte e AccelorMittal per il futuro dell’ex Ilva di Taranto è in alto mare. Ad oggi, non sembrano esserci soluzioni reali, che soddisfino le parti in causa. AccelorMittal senza scudo legale andrà via, il rischio sociale è altissimo: sono in ballo migliaia di posti di lavoro. Oggi il premier Giuseppe Conte ha deciso di andare a Taranto per incontrare gli operai, i cittadini e i comitati ambientalisti. Dure le contestazioni nei confronti del Presidente del Consiglio, intanto prosegue lo sciopero di 24 ore in tutti gli stabilimenti AccelorMittal d’Italia.

Il premier: “Non ho soluzioni in tasca”

Perlerò con tutti, ma con calma. Non ho soluzioni in tasca“, ad attendere il premier davanti allo stabilimento tarantino c’erano i dipendenti che temono di perdere il posto di lavoro, i residenti del quartiere e i comitati ambientalisti. Conte è stato contestato su entrambi i fronti: da chi protesta per salvaguardare il suo futuro lavorativo, chiudere lo stabilimento comportarebbe una perdita di circa 20mila unità considerando anche l’indotto. Da chi invece lo stabilimento vorrebbe chiudesse definitivamente i battenti a causa dell’altro impatto ambientale dell’acciaieria. Due posizioni che non sembrano ad oggi compatibili.

Tutti contro Conte

Insomma, c’è una sorta di ‘guerra’ in atto tra i dipendenti e gli abitanti che da anni denunciano l’allarme ambientale in corso. “Bisogna chiudere la fabbrica, in questa città sono più i morti che i vivi“, hanno spiegato i rappresentanti che vorrebbero la chiusura dell’impianto. Tanti gli striscioni con scritto “Noi vogliamo vivere” ad accogliere il premier. Dall’altro lato della barricata, i dipendenti:

Questione sociale e questione ambientale: il governo brancola nel buio

Le divisioni all’interno dell’esecutivo sono aspre, così come la dialettica con le opposizioni. “Se il Pd presenta un emendamento sulla scudo è un problema per il governo“, ha tuonato Luigi Di Maio aprendo l’ennesimo fronte tra dem e M5S. La Lega di Matteo Salvini è pronta ad andare all’incasso di una situazione che vede il governo perdente su tutti i fronti. Lasciare la questione sociale alla destra sarebbe fatale per il Pd e il centrosinistra, negare i diritti alla saluta e ambientali ai tarantini è altrettanto problematico. Oggi Conte è andato all’ex Ilva a metterci la faccia ed è certamente un risvolto positivo per questa vicenda. Ma le soluzioni sono una chimera.

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