Bruxelles (Belgio), 14 mar. (LaPresse) – L’Italia è il Paese che ha ridotto di più i crediti deteriorati sul totale dei prestiti, al 12,1% alla fine del terzo trimestre del 2017 dal 16,1 di un anno prima. Lo si legge nei documenti allegati dalla Commissione Ue al nuovo pacchetto per la riduzione degli Npl. Si tratta di una flessione di quasi un quarto dei crediti deteriorati (-24,9%).
In Europa, guardando all’aggregato, i crediti deteriorati sono calati al 4,4% del totale dei prestiti nel terzo trimestre del 2017, 1 punto percentuale in meno su base annua. In un solo trimestre, ovvero rispetto al secondo quarto dell’anno, la riduzione è stata di 0,2 punti percentuali, pari a 40 miliardi di euro.
Citando altri Paesi che hanno un alto livello di Npl, alla fine del terzo trimestre Cipro registrava un tasso del 32,1%, dal 36,8% di un anno prima, la Spagna del 4,7%, dal 5,8%, la Grecia del 46,7%, dal 47,4%, l’Irlanda dell’11,2%, dal 14,4%, il Portogallo del 14,6%, dal 17,7%, e la Slovenia del 10,8%, dal 14,4%.