Roma, 17 mar. (LaPresse) – Due laboratori della droga nascosti in due ville all’interno del parco regionale di Veio. E’ la scoperta fatta dai finanzieri del Comando provinciale di Roma, impegnati nell’operazione “Evergreen”, che hanno arrestato due 29enni, un italiano e un romeno, e sequestrato 2,1 chili di hashish gia’ confezionati e pronti per essere venduti e 700 grammi di marijuana in corso di trattamento. L’italiano, ritenuto responsabile della produzione, e’ stato rinchiuso a Regina Coeli mentre il romeno, dedito per lo piu’ allo spaccio, e’ agli arresti domiciliari. I militari del I Gruppo delle Fiamme gialle capitoline sono arrivati nella zona rurale di Roma nord a conclusione di un’accurata attivita’ di ricostruzione dei canali di approvvigionamento dello stupefacente: le indagini, coordinate dalla Procura, sono partite infatti da alcuni piccoli sequestri di hashish di ottima qualita’ smerciata da pusher attivi nella movida romana.
Risaliti alle due ville, i finanzieri hanno registrato un insolito fermento “lavorativo”. E il successivo blitz ha permesso di individuare e sequestrare due laboratori per la lavorazione della marijuana – essiccazione, triturazione e confezionamento – e le attrezzature necessarie per la realizzazione di una coltivazione indoor – tra cui 300 vasi, piantine e semi di cannabis – in grado di assicurare fino a quattro raccolti all’anno. L’esame tossicologico, condotto sui campioni dello stupefacente sequestrato, ha evidenziato una percentuale di principio attivo di Thc intorno al 65%, che avrebbe consentito di produrre circa 47 mila dosi. Una volta immesse sul mercato avrebbero fruttato oltre 150.000 euro.