Milano, 19 mar. (LaPresse) – In occasione della Giornata internazionale delle Nazioni Unite per l’eliminazione della discriminazione razziale, mercoledì 21, la Rete 21 marzo organizza un corteo e una manifestazione cittadina per sensibilizzare la popolazione sui temi della violenza, della discriminazione, del razzismo, della xenofobia, dell’islamofobia, dell’afrofobia, dell’antisemitismo, dell’omofobia, del sessismo e per promuovere i valori della convivenza civile, i diritti di cittadinanza, i diritti umani e la pace. Lo si legge in una nota della Cgil Torino. Il concentramento è previsto per le 17 in piazza Carlo Felice, davanti alla stazione ferroviaria di Torino Porta Nuova; il corteo partirà alle 17.30 e percorrerà le vie del centro (via Roma fino a piazza Cln, via Giolitti, via Carlo Alberto, via Po) per concludersi in piazza Castello, davanti al palazzo della Regione, con interventi, musica e distribuzione di materiale informativo. Alla partenza e poi di nuovo all’arrivo è previsto un flash mob del gruppo Ternype Dance.
“È importante esserci, essere in tante e tanti, per esprimere con forza che i diritti o sono per tutti o solo per alcuni e che ripudiamo una cultura della discriminazione, della disuguaglianza e della violenza”, hanno dichiarato gli esponenti della Rete 21 marzo. “Invitiamo tutte e tutti i cittadini a partecipare e ad estendere l’invito affinché mercoledì 21 marzo sia una giornata importante per la nostra città e per la cultura dei diritti”, hanno aggiunto.
La Rete 21 marzo – conclude la nota – è composta da associazioni, organizzazioni sindacali confederali della città di Torino impegnate nel contrasto al razzismo e alle discriminazioni, organizza la manifestazione del 21 marzo e promuove altre iniziative di sensibilizzazione nel corso dell’anno.
L’Assemblea generale dell’Onu ha istituito la Giornata internazionale per l’eliminazione della discriminazione razziale nel 1966, in ricordo del grave fatto di sangue del 21 marzo 1960, quando a Sharpeville, in Sud Africa, la polizia aprì il fuoco su una manifestazione pacifica contro il regime di apartheid allora vigente, uccidendo 69 persone.