Fvg, Arpa: Certificazioni e turismo sostenibile sono opportunità

Foto Claudio Furlan/LaPresse

Roma, 20 mar. (LaPresse) – Promuovere il turismo sostenibile, una forma di turismo capace di sostenere il viaggiatore e il territorio costruendo opportunità per il futuro, ed incentivare gli operatori ad avvicinarsi alle certificazioni ambientali con cui si può ridurre volontariamente il proprio impatto ambientale.

È questo, in sintesi, quanto emerso oggi a Gorizia in occasione del convegno “una vacanza su misura di ambiente in Friuli Venezia Giulia. Le certificazioni ambientali come strumenti per la sostenibilità”, organizzato da Arpa Fvg, in collaborazione con PromoTurismoFvg e Fondazione Carigo.

Nel turismo sostenibile – ha precisato Antonio Bravo della direzione centrale attività produttive, turismo e cooperazione della Regione Fvg – l’attenzione all’ambiente si traduce in un uso turistico delle risorse, compatibile con la loro conservazione e qualità, utilizzando, per le strutture ricettive, ad esempio, materiali legati al territorio o che consentono risparmi energetici. Accanto a questi elementi, non sono secondari gli aspetti socio economici, quali le occasioni di lavoro per i residenti e il contrasto allo spopolamento delle zone montane”.

Promuovere questa tipologia di turismo significa anche incentivare la destagionalizzazione ovvero la creazione di flussi turistici durante tutto l’anno e la delocalizzazione che spinge il turista ad esplorare un territorio al di là delle località più note.

Secondo l’amministrazione regionale, in Friuli Venezia Giulia, il turista può trovare oltre ai percorsi turistici classici anche itinerari e aspetti meno noti sui quali ci sono margini di crescita che vanno valorizzati in chiave di turismo sostenibile.

Si tratta di potenzialità da sviluppare che, se da un lato offrono tutela e sostenibilità ambientale dall’altro offrono anche nuova occupazione.

Aiuta a promuovere questa tipologia di turismo, il piano strategico regionale del turismo 2014-18, documento aperto e in continua evoluzione, il cui obiettivo è quello di trasformare il territorio in un sistema turistico integrato, così come la legge regionale n.9 del 2016 ovvero la nuova disciplina del turismo che ha riformato, innovando, la precedente legge del 2002. La norma riconosce alla Regione, il ruolo strategico attraverso la promozione della cultura del turismo sostenibile per migliorare l’ambiente.

Nel corso del convegno, introdotto da Franco Sturzi direttore tecnico scientifico di Arpa Fvg, sono state raccontate le esperienze di chi ha deciso di gestire in modo più sostenibile la propria struttura turistica in Friuli Venezia Giulia, come il rifugio Flaiban Pacherini in alta Val di Suola a Forni di Sopra che ha ricevuto l’etichetta ecologica Ecolabel. Sul tema, è intervenuto Gianluca Cesarei responsabile del settore Ecolabel Ue dell’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) che ha rilevato, in particolare, le caratteristiche del marchio dell’Unione europea e la necessità di incentivare le aziende per la sua adozione.

Se Sergio Sichenze, responsabile dell’Ipas Scuola per l’ambiente di Arpa Fvg, ha evidenziato la necessità di intraprendere dei processi formativi con professionisti capaci di condividere il valore di queste certificazioni, Bruno Bertero direttore marketing PromoturismoFvg ha fatto riflettere su come gli operatori turistici interagiscono nei confronti del marchio ecologico.

“Dobbiamo cambiare prospettiva, non più posizionare un marchio quanto piuttosto posizionare ed individuare un bisogno del viaggiatore, un prodotto che il turista sta cercando. Necessario, quindi, cercare le ricadute positive per l’operatore affinché questo decida di investire sul brand legato alla sostenibilità, così da farlo crescere”.

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