Roma, 22 mar. (LaPresse) – “Un altro sfregio: ancora una volta la memoria delle vittime di via Fani viene oltraggiata. Un mese fa sul monumento in costruzione una vergognosa scritta “A morte le guardie” aveva indignato l’Italia. Oggi un messaggio ancora più sinistro: le iniziali delle Brigate Rosse hanno imbrattato la lapide che ricorda una delle pagine più buie della Repubblica”.
Così Raffaele Fitto presidente di Noi con l’Italia. “Ma oggi oltre lo sdegno e la condanna un forte rammarico: il 16 marzo scorso, nel 40esimo anniversario, abbiamo assistito in tv e letto sui giornali alla parata degli ex brigatisti che raccontavano come avevano ideato e portato a termine il rapimento e la morte di Aldo Moro. Nessuna intenzione di chiedere scusa alle famiglie delle vittime e a tutti gli italiani, ma addirittura il puntare il dito, come ha fatto l’ex brigatista Balzerani, contro le vittime che avevano fatto della tragedia un “mestiere”… vergognoso!”, ha aggiunto.