Milano, 23 mar. (LaPresse) – Con una stima di 10 milioni di nuovi casi e 1,7 milioni di morti ogni anno (fonte: Who 2017), la tubercolosi è tra le più grandi malattie infettive mortali del mondo. Inoltre, i ceppi della malattia resistenti ai farmaci sono in aumento: nel 2016 la tubercolosi multiresistente (MDR-TB) ha colpito 600.000 persone, uccidendone 240.000 mentre solo 130.000 hanno potuto iniziare un trattamento. Nella giornata mondiale della tubercolosi, Medici Senza Frontiere (Msf) ricorda come l’accesso ai due nuovi farmaci, bedaquilina e delamanid, presenti sul mercato da ormai più di quattro anni, resti inaccettabilmente limitato. A febbraio di quest’anno, solo 16.069 persone in tutto il mondo avevano ricevuto la bedaquilina e solo 1.147 persone la delamanid.
Il controllo della diffusione della tubercolosi è ostacolato da due fattori: la difficoltà nel diagnosticarla e la grave carenza di ricerca e sviluppo di nuovi strumenti per affrontarla. Ciò è particolarmente vero per la MDR-TB: i trattamenti sono lunghi (fino a due anni), tossici (pesanti effetti collaterali, tra cui sordità e psicosi), non facili (fino a circa 15.000 pillole e diversi mesi di iniezioni) e inefficaci (50 % dei pazienti non li completa). “La bedaquilina e delamanid promettevano una cura più efficace per la tubercolosi resistente ai farmaci, offrendo un trattamento per via orale più breve, con meno effetti collaterali e migliori risultati clinici. Sfortunatamente, la diffusione di questi nuovi farmaci è stata tremendamente lenta”, dichiara Sharonann Lynch, HIV e TB Advisor per la Campagna di Accesso ai Farmaci di MSF. “Msf è scoraggiata nel vedere i governi non impegnarsi ancora abbastanza per aumentare l’accesso a questi nuovi farmaci che offrono una reale possibilità di sopravvivenza per le persone. È ora di fare un passo in avanti nella cura della tubercolosi”.
Msf ha lavorato per migliorare l’accesso e la qualità della cura della tubercolosi, anche attraverso il lancio di due studi clinici su nuovi trattamenti per MDR-TB. Infine, MSF sottolinea anche l’importanza di raccogliere i dati dei risultati dei trattamenti affinché rientrino nelle future linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. MSF è impegnata nella lotta alla tubercolosi da oltre 30 anni in molte aree del pianeta, dai contesti ad alta prevalenza di persone affette da HIV alle zone di conflitto, dai campi rifugiati alle prigioni. Nel 2016 MSF ha assistito oltre 20mila pazienti affetti da TB, compresi 2.700 pazienti con forme di TB resistenti ai farmaci. MSF è anche impegnata, attraverso la Campagna di Accesso ai Farmaci Essenziali, nella lotta alle barriere che limitano l’accesso alle cure per la TB e nello stimolare maggiori investimenti per la ricerca e sviluppo e per i programmi di lotta alla TB a livello globale.