Milano, 25 mar. (LaPresse) – “Questo matrimonio non s’ha da fare”. La celebre frase dei “bravi” di Don Rodrigo all’inizio dei ‘Promessi Sposi’ di Alessandro Manzoni è adatta all’incontro “chiarificatore” organizzato da un 27enne, con tanto di pistola e spalleggiato da suoi due amici, nel cimitero di Roteglia con un 25enne di Baiso, “colpevole” di essere in contatto con la ex, ora fidanzata del 27enne. Il rivale è anche responsabile di aver picchiato un suo amico in discoteca. L’epilogo della vicenda ha visto i carabinieri della stazione di Castellarano denunciare con l’accusa di concorso in minaccia aggravata e porto abusivo di armi alla Procura reggiana un 27enne modenese e i suoi due amici di 28 e 23 anni, tutti residenti a Sassuolo.
Nonostante il 27enne abbia il porto d’armi, che ora verrà revocato, non ha armi e non è escluso che la pistola utilizzata possa essere stata una scacciacani, del tutto identica a quelle vere, che ha gettato via subito dopo i fatti.
Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, tra il 27enne e il 25enne non correva buona sangue in quanto quest’ultimo pare continuasse a sentire l’ex ragazza ora fidanzata dell’altro.
I 3 indagati e il 25enne, accompagnato da un amico, si sono ritrovati nei pressi del cimitero della frazione Roteglia di Castellarano dove i due contendenti dalle parole sono passati alle mani. Durante la lite – stando a quanto riferito dal 25enne – il rivale sarebbe riuscito a raggiungere la sua macchina prendere una pistola e minacciarlo di morte. Lui e un amico, però, sono riusciti a salire in macchina e darsi alla fuga. Dopodicè hanno chiamato il numero 112. I tre aggressori di Sassuolo sono stati denunciati per concorso in minaccia aggravata.