22 bambini operati in onore della visita del Papa ad Abu Dhabi

In occasione della visita del Papa negli Emirati Arabi Uniti a febbraio scorso il professore Abdallah Raweh, cardiochirurgo Italo Arabo di fama internazionale, ha lanciato una missione umanitaria per operare e curare gratuitamente 100 bambini poveri nei paesi arabi.

Raweh ha studiato a Bologna, dove si è laureato, parla perfettamente italiano e, prima di trasferirsi a Londra, è stato per un decennio il chirurgo di punta dell’equipe del Policlinico San Donato.

«Farò 100 interventi in beneficenza in più di quelli che già prevedo annualmente, per aiutare chi ha bisogno. Il mio pensiero di riconoscenza è rivolto a questo grande Pontefice che con il suo fare fraterno sa davvero costruire ponti e individuare vie di dialogo che fino a qualche tempo fa erano impensabili.

È un grande esempio che offre a tutti e davanti al quale voglio rendere omaggio», ha dichiarato Raweh annunciando la sua missione, che è in pieno svolgimento.

Sono già stati operati con successo 22 piccoli pazienti, alcuni dei quali nel Centro International Quironsalud a Barcellona, uno dei centri d’avanguardia in Spagna

Raweh è stato colpito dalla personalità di Papa Francesco, quando durante l’udienza del mercoledì sul sagrato di Piazza San Pietro, il Pontefice ha ascoltato la sua storia di aiuti e l’impegno per i poveri. «Ha preso le mie mani tra le sue e le ha benedette. Ho avvertito in quel momento tutta la sua carica umana», ha raccontato il chirurgo.

Medaglia d’onore per i suoi meriti scientifici dell’Università di Perugia, Raweh è da sempre fortemente impegnato, in particolare, nell’agevolare le relazioni diplomatiche, economiche e culturali e mediche tra l’Italia e gli Emirati Arabi Uniti, dove è il medico di fiducia di molte famiglie influenti, oltre che attivo nella Croce Rossa Araba e nella fondazione dello sceicco Mohammed Bin Rashed Almaktoum.

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