Washington (Usa), 27 mar. (LaPresse/AFP) – Dure reazioni dei democratici alla proposta dell’amministrazione Trump di inserire domande sulla cittadinanza nel censimento 2020. La decisione del presidente Donald Trump, annunciata dal ministro al Commercio Wilbur Ross, ha infatti implicazioni elettorali. Ross ha affermato che il conteggio permetterà una miglior applicazione del Voting Rights Act, destinato a impedire le discriminazioni razziali ai seggi. Ma per i democratici, l’inserimento della domanda farà si che molte persone d’origine straniera non prendano parte al censimento, causando così una loro sottorappresentazione. La California ha presentato ricorso contro la decisione.
Solo i cittadini americani possono registrarsi per votare, ma Trump ha più volte affermato che milioni di immigrati non autorizzati abbiano votato nelle elezioni presidenziali del 2016, senza mai tuttavia fornirne prova. La Costituzione americana prevede che sia svolto un censimento ogni dieci anni, con il prossimo nel 2020. La stima è usata per vari scopi, tra cui l’assegnazione dei seggi parlamentari e dei fondi federali a scuole, ospedali e altro. L’Ufficio del censimento, parte del dipartimento del Commercio, non poneva la domanda sulla cittadinanza dal 1950. La domanda sarà: “Questa persona è cittadina degli Stati Uniti?”. Un’altra domanda chiede se la persona è nata negli Usa, in un territorio statunitense come Porto Rico, da un genitore oltre mare, se è naturalizzata e, in questo caso, in quale data.
Condanne sono arrivate dai democratici, tra cui il presidente del Democratic National Committee, Tom Perez, e dalla leader della minoranza alla Camera, Nancy Pelosi. “Questa modifica peggiorativa inietterà paura e sfiducia nelle comunità vulnerabili, farà sì che le comunità tradizionalmente sottoconteggiate siano ancor più sottorappresentate, finanziariamente escluse e lasciate da parte”, ha affermato Pelosi. La politica ha anche criticato Trump per aver ignorato le opinioni dei precedenti direttori dell’Ufficio del censimento, e le recenti ricerche che sottolineavano come le comunità di immigrati temano che gli addetti passino le informazioni alle autorità per l’immigrazione.