Roma, 28 mar. (LaPresse) – “È un onore per me essere stata eletta a ricoprire la carica di vicepresidente del Senato della Repubblica e svolgerò questo ruolo con il massimo impegno, rigore e imparzialità”. Lo scrive su facebook la senatrice M5S, Paola Taverna. “Il mio saluto va al Capo dello Stato, Sergio Mattarella. Saluto e auguro buon lavoro anche alla Presidente Maria Elisabetta Alberti Casellati, che sostituirò nella direzione dei dibattiti parlamentari e nelle mansioni di rappresentanza, al Presidente della Camera, Roberto Fico, a tutti i colleghi parlamentari e, soprattutto, agli italiani che ho l’onore di rappresentare”, dice ancora. “È in corso un cambiamento nella vita politica del Paese che è iniziato 5 anni fa ed è stato rafforzato dal voto del 4 marzo. Innanzitutto vorrei ringraziare tutte quelle persone che hanno reso questo cambiamento possibile. Sono stati 5 anni di duro lavoro, di sacrifici e anche di soddisfazioni che avevano come obiettivo un cambio di passo che ora abbiamo la possibilità di realizzare. Da parlamentare della Repubblica Italiana mi sono sempre battuta per la tutela dei più deboli: quei tanti, troppi, cittadini esclusi e dimenticati di cui uno Stato che voglia dirsi davvero civile ha il dovere di occuparsi”, spiega. “Io personalmente, come molti altri miei colleghi, sono entrata per la prima volta in Parlamento nel 2013 come semplice cittadina. E a partire da oggi, restando una semplice cittadina che nel tempo ha acquisito maggiore consapevolezza ed esperienza, ricoprirò l’incarico di vicepresidente del Senato. La stella polare del MoVimento 5 Stelle collettività e volta soltanto al bene del Paese e non ad interessi personali. È un nuovo Parlamento quello che si è aperto, un Parlamento alla luce del sole. Siamo davanti a un nuovo corso, che io, giorno dopo giorno, percorrerò al fianco del popolo italiano, restando sempre me stessa: una donna, una madre, una cittadina che vuole dare un futuro degno a tutti i nostri figli e ai nostri giovani e garantire una migliore qualità della vita e delle istituzioni”, conclude.