Roma, 3 apr. (LaPresse) – Per la deputata del Partito Democratico Debora Serracchiani si tratta di “una provocazione grave”. Di “uno sfregio alla guerra di Liberazione”, un “atto da condannare che si aggiunge ad una lunga e triste lista di atti di revisionismo storico”. Come quello – ricorda Serracchiani nella sua interrogazione – del Comune di Cologno monzese, che ha deciso di patrocinare una manifestazione davanti la propria sede e che prevede la ricostruzione di un campo militare della Wehrmacht per il 21 e 22 aprile prossimi.
Appresa la notizia, l’esponente democratica ha indirizzato una interrogazione al ministro dell’Interno per chiedere se “da parte delle Autorità locali sono state effettuate tutte le necessarie e opportune verifiche per autorizzare una tale manifestazione” e se “non sia opportuno che il Comune di Cologno Monzese revochi tale patrocinio e promuova, viceversa, la celebrazione della festa della Liberazione del 25 aprile, come in tutta Italia, favorendo iniziative in sintonia con lo spirito autentico di tale ricorrenza”. Insomma: basta con il revisionismo storico. “Occorre – aggiunge l’ex presidente della Regione Fvg – impedire lo stravolgimento della storia e mantenere dritta la barra sulla verità dei fatti, perché deve essere chiaro chi stava dalla parte giusta e chi dalla parte sbagliata. Chi vuole essere forza di governo, in un Comune o a Roma, non può ripudiare i nostri morti, la Resistenza e la democrazia repubblicana”.
Nell’interrogazione, Serracchiani ricorda che inizialmente “l’organizzazione dell’evento era stata assegnata al “Gruppo 36 Fusilier Kompanie” , famigerata Brigata delle SS che operò con particolare efferatezza in Polonia contro i partigiani”, e che a “Cologno monzese furono deportati e uccisi nei campi di sterminio nazisti nove cittadini; “Ora – scrive Serracchiani- nel comune è apparso un nuovo manifesto dove sparisce, tra gli organizzatori, il “Gruppo 36 Fusilier Kompanie” per far posto all’Associazione “Ricordare il passato”, della cui esistenza non c’è traccia in rete”. Serracchiani, nel ricordare che è “a tutti noto che dal settembre del 1943 alla primavera del 1945 le truppe naziste svolsero nel nord Italia e anche nella provincia di Milano proprio la funzione di esercito di occupazione”, ritiene che questo clima di mistificazione debba finire e auspica che le autorità vigilino affinchè la verità storica non venga mai cancellata”.