Manila (Filippine), 5 apr. (LaPresse/AFP) – Boracay, isola paradiso delle Filippine, famosa per le sue spiagge bianche, chiuderà per 6 mesi ai turisti perchè inquinano troppo. Lo ha oridinato il presidente Rodrigo Duterte, che ha accusato le circa 500 attività ricettive dell’isola di scaricare direttamente in mare le acque reflue e di aver così trasformato Boracay “in un pozzo nero”.
L’isola chiuderà dal 26 aprile per un periodo di sei mesi. “Boracay è conosciuta per essere un paradiso e questa chiusura temporanea è (intesa) a garantire che anche le prossime generazioni ne fruiscano”, ha spiegato il portavoce del preside.
La decisione rischia però di mettere a repentaglio il sostentamento di migliaia di persone impiegate nell’indotto turistico dell’isola che ogni anno ospita due milioni di persone e genera circa un miliardo di dollari di entrate nell’economia filippina.
Secondo il ministero filippino dell’Ambiente, 195 attività commerciali e circa 4.000 abitazioni private non sono collegate alla fognatura.