ROMA – Sergio Mattarella scende dall’auto presidenziale si toglie la mascherina e, da solo, sale le scale dell’Altare della Patria per rendere omaggio al milite ignoto. E’ un’altra istantanea che passerà alla storia quella del presidente della Repubblica e del suo omaggio ai caduti al tempo del coronavirus. Un ricordo ‘in forma privata’ alla presenza soltanto di due corazzieri e un trombettiere dei carabinieri che ha suonato ‘Il Silenzio’.
Un’immagine struggente ma anche un momento di speranza per il futuro. “Insieme possiamo farcela e lo stiamo dimostrando”, dice il Capo dello Stato perché l’Italia “con tenacia, spirito di sacrificio e senso di appartenenza alla comunità nazionale, ha superato ostacoli che sembravano insormontabili”. E proprio questa peculiarità nel saper superare le avversità deve accompagnare il Paese anche oggi “nella dura prova di una malattia che ha spezzato tante vite”. Ora, dice ancora Mattarella, è tempo di “dedicarci al recupero di una piena sicurezza per la salute e a una azione di rilancio e di rinnovata capacità di progettazione economica e sociale”.
Un’impresa alla quale “siamo chiamati tutti, istituzioni e cittadini, forze politiche, forze sociali ed economiche, professionisti, intellettuali, operatori di ogni settore”. A unirci e farci forza nella battaglia c’è la memoria della Resistenza e dei coraggiosi che rischiarono per la libertà di tutti. “Un tributo alla loro memoria significa ribadire i valori di libertà, giustizia e coesione sociale, che ne furono alla base, sentendoci uniti intorno al Tricolore”.
E proprio all’Italia piegata, ma non sconfitta, dalla pandemia si rivolge anche il premier Giuseppe Conte. Il presidente del Consiglio decide di celebrare il 25 aprile con i versi del cantautore Francesco De Gregori. “Viva l’Italia. L’Italia liberata. L’Italia con gli occhi asciutti nella notte scura. Viva l’Italia, l’Italia che non ha paura. L’Italia con gli occhi aperti nella notte triste. Viva l’Italia. L’Italia che resiste”, scrive su facebook il presidente del Consiglio mentre nel pomeriggio le frecce tricolori solcano i cieli di una Roma deserta.
Un sentimento condiviso anche dai partner di governo
Il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, ricorda chi si sacrificò per quella libertà ora sospesa a causa del coronavirus ma che presto “tutti noi torneremo a respirare pienamente”. “Siamo tutti impegnati per sconfiggere il virus partendo dalle nostre vite ma nulla potrà impedirci di ricordare chi ha lottato per la nostra libertà”, gli fa eco il segretario del Pd, Nicola Zingaretti.
Il leader della Lega, Matteo Salvini, invece, sceglie le parole di Piero Calamandrei postando una foto con un tricolore sventolante e la frase “la libertà è come l’aria. Ci si accorge di quanto vale quando inizia a mancare”. Giorgia Meloni, infine, se la prende con le manifestazioni organizzate oggi dall’Anpi e dai centri sociali. “La libertà ha un senso soltanto se la hanno tutti”, dice a chiare lettere la leader di Fratelli d’Italia parlando di mancato rispetto di chi, invece, si è fermato per la pandemia o “non ha potuto celebrare” il funerale di un congiunto deceduto a causa del coronavirus.(LaPresse)