Roma, 14 apr. (LaPresse) – Stavano raggirando una 73enne mentre era alla guida della sua auto, mettendo in scena la classica “truffa dello specchietto”. A finire in manette, con l’accusa di truffa, un 28enne e una 26enne, entrambi con precedenti, appartenenti ad una nota famiglia di nomadi campani, da tempo stanziati a Roma, colti in flagranza, dai Carabinieri della Stazione di Roma Nuovo Salario. Questa volta i due malviventi hanno agito in sella ad uno scooter, in Viale Bruno Buozzi, lanciando prima un sasso sulla fiancata destra dell’auto della vittima e poi, durante un sorpasso, hanno intenzionalmente urtato lo specchietto retrovisore, con il gomito della 26enne seduta posteriormente, facendo credere all’anziana donna di avere causato un sinistro. La 73enne, in buona fede, si e’ fermata per verificare l’entita’ del danno e quando stava per tirare fuori dalle tasche i 90 euro richiesti dai due truffatori per “chiudere bonariamente” la vicenda, sono intervenuti i Carabinieri che, da lontano, stavano assistendo alla scena, avendo intuito il tentativo di truffa messo in atto.
Restituito il denaro alla vittima, i Carabinieri hanno sequestrato lo scooter dei 2 truffatori che sono stati anche trovati in possesso di una grossa pietra con evidenti tracce di vernice, presumibilmente da loro utilizzata per simulare gli urti e danneggiare i veicoli delle vittime designate. I due truffatori sono stati accompagnati presso le rispettive abitazioni in regime degli arresti domiciliari, in attesa del rito direttissimo.