Bratislava (Slovacchia), 17 apr. (LaPresse/AFP) – Il capo della polizia della Slovacchia, Tibor Gaspar, si dimetterà entro la fine di maggio, dopo essersi rifiutato di lasciare per diverse settimane per le critiche legate all’omicidio del giornalista investigativo Jan Kuciak, ucciso a colpi d’arma da fuoco a febbraio insieme alla fidanzata. Lo ha annunciato lo stesso Gaspar, sommerso dalle critiche secondo cui i suoi legami politici avrebbero impedito un’indagine equa sull’omicidio Kuciak. Annunciando la sua decisione a Bratislava, Gaspar ha detto ai giornalisti che le sue “dimissioni permetteranno finalmente alla polizia di funzionare senza essere attaccata”.
Quando è stato ucciso, Kuciak si stava occupando dei legami fra politici e ‘ndrangheta. Il caso ha scatenato nel Paese una crisi politica, con decine di migliaia di manifestanti che sono ripetutamente scesi in strada per protestare e diversi membri del governo che hanno lasciato l’incarico. A marzo si è dimesso il ministro dell’Interno slovacco, Robert Kalinak, e la pressione delle proteste ha costretto infine alle dimissioni il premier Robert Fico e il suo governo. Il successore di Kalinak come ministro dell’Interno, Tomas Drucker, si è dimesso lunedì. Anche se Fico, di centro-sinistra, è stato sostituito da Peter Pellegrini, gli analisti ritengono che sia l’ex premier a continuare a tenere le redini dell’esecutivo; Fico è rimasto fra l’altro presidente del partito di governo, lo Smer-SD.