Roma, 5 mag. (LaPresse) – “Questi due mesi indicano con chiarezza l’inadeguatezza di chi si proponeva come l’alternativa e ha finito per ricadere negli stessi tatticismi di che contestava ed allo stesso tempo ha evidenziato che neppure la più brutale delle sconfitte è servita alla sinistra in tutte le sue declinazioni per ripensare se stessa. Da giorni sempre le stesse parole e sempre gli stessi volti, incapaci di avanzare una proposta credibile al Paese e mossi dalla principale motivazione di conservare se stessi”. Lo dichiarano i candidati alla segreteria di Possibile, Beatrice Brignone e Andrea Maestri, rilanciando il dibattito a sinistra anche in vista di nuove elezioni.
“Perciò – aggiungono Brignone e Maestri – iniziamo a costruire una proposta italiana ed europea, chiedendo ai comitati di partire con la campagna, individuando, con metodo democratico e aperto, le figure che possano rappresentarla. Senza attendere altro, senza parlare degli altri, perché tanto siamo ancora alla sera del 4 marzo. Le proposte dei nostri comitati nazionali sono già state concepite in quella direzione. Ricambio di tutte le figure apicali, apertura a figure di prestigio, un chiaro messaggio perché torni la passione politica”.
“Come Possibile – concludono i candidati alla guida del partito fondato da Giuseppe Civati – sappiamo di non bastare a noi stessi ma vogliamo promotori di un progetto capace di ridare protagonismo, ruolo e rappresentanza alla parte migliore della società. Senza posizioni prestabilite, senza posti garantiti, senza i trucchi e gli inganni che abbiamo dovuto subire. Perché i principi che ci eravamo dati sono stati traditi e vogliamo tornare sul luogo del delitto per prendere una direzione diversa. E insieme alle persone, le cose da fare e da proporre e gli strumenti per farlo nel migliore dei modi. Uscendo da una stagione che è finita”.