NAPOLI (Antonello Auletta) – La centrifuga del San Paolo in una delle domeniche più amare dell’era De Laurentiis ha lasciato i tifosi disorientati. Altro che festa scudetto, ieri il Napoli ha avuto la certezza che il tricolore è sfuggito anche quest’anno. Di solito, quando un obiettivo inseguito così tanto sfuma inesorabilmente, c’è la voglia di riprovarci. Nel quartier generale azzurro, invece, non si sa ancora se tentare di strappare lo scudetto dalle maglie bianconere ancora una volta nella prossima stagione e soprattutto con chi. I tifosi e i leader dello spogliatoio si sono schierati con Maurizio Sarri, il tecnico dei record.
Il patron e l’allenatore non si sopportano, ma...
L’allenatore scaricato a chiacchiere dal presidente Aurelio De Laurentiis nella conferenza stampa di venerdì con i giornalisti allineati ha un contratto sino al 2020, ma non ha ancora la certezza di restare. Anzi, non ha più voglia di continuare a lavorare con De Laurentiis, uno con cui fanno fatica tutti a interfacciarsi nell’ambito professionale. E allora, che cosa succederà? Tutto verrà deciso nel summit che ci sarà a fine stagione. Il presidente e Sarri non si sopportano e non fanno nulla per nasconderlo. De Laurentiis, però, vorrebbe trattenere l’allenatore per non aumentare il malcontento della piazza e per avere ancora la possibilità di operare un mercato al risparmio. Sarri fa giocare il Napoli in modo divino. De Laurentiis spera che il sistema di gioco studiato dal toscano possa sorreggere la squadra anche nella prossima stagione. Sarri, invece, vuole andare via. Ha capito che il Chelsea potrebbe concedergli una chance.
L’importo della clausola è troppo alto
Da sempre il tecnico sogna un’avventura in Premier. Il problema è che i Blues, nonostante la sponsorizzazione di Guardiola, non si sono ancora convinti di spendere 8 milioni di euro della clausola rescissoria valida sino al 31 maggio. Sarri sperava di arrivare al colloquio con De Laurentiis con più forza contrattuale. Al momento, purtroppo per lui, non ce l’ha. Così come non ha la possibilità si spendersi nel summit col produttore e nelle trattative con gli altri club l’etichetta di allenatore campione d’Italia. Più passa il tempo e più si ha la sensazione che la conferma di Sarri in azzurro non sia poi così campata in aria.
Sarri merita l’aumento di stipendio
D’altra parte il tecnico è già legato da un contratto. Il fatto è che il vincolo sino al 2020 a 1,4 milioni a stagione non lo soddisfa più. Nel caso la decisione porti al continuo del rapporto di lavoro insieme, De Laurentiis dovrà riconoscere a Sarri un aumento dello stipendio. D’altra parte il trainer l’ha meritato. Sarri ha chiesto un ingaggio da 4 milioni a stagione. De Laurentiis si è fermato a 2,5. Però, il tempo per raggiungersi a metà strada c’è ancora.