Governo neutrale, Mattarella scioglierà le riserve tra 48 ore

Pd e Forza Italia sulla linea del Quirinale, Lega e 5Stelle per elezioni subito

ROMA (Mariano Paolozzi) – Che succede adesso? Probabilmente, dopo le parole pronunciate dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel pomeriggio di ieri a consultazioni terminate, è la domanda che tutti si stanno facendo. In meno di dieci minuti, il Capo dello Stato, con aria visibilmente seccata, ha tracciato un riepilogo di quando accaduto dal 4 marzo ad oggi per mettere le forze politiche davanti alle loro responsabilità. Le proposte sono due, ma in realtà è una: o appoggiare un governo neutrale, per garantire che il bilancio dello stato venga approvato nei tempi previsti e che l’Italia abbia una nuova legge elettorale, oppure ritornare al voto, esponendo il paese a rischi altissimi. Nelle prossime 24 ore, il Presidente sceglierà a chi affidare l’incarico per andare a verificare la fiducia in parlamento. Intanto, mentre il totonomi continua senza sosta, si registrano le risposte dei vari leader delle forze politiche. 5Stelle e Lega propensi al voto immediato, a luglio, Forza Italia e Pd sulla linea della responsabilità, sposano le parole di Mattarella.

5Stelle e Lega vogliono tornare alle urne

Sul fronte leghista e grillino, prevale la linea del voto immediato. Matteo Salvini ha espressamente detto “o governo al centrodestra o voto in estate”. Un governo al centrodestra è un’ipotesi impensabile dopo le parole del Capo dello Stato, “no a governi di minoranza”, quindi il leader del carroccio spinge per il ritorno alle urne il prima possibile. Dall’altro lato Di Maio, tramite twitter, rilancia: “Nessuna fiducia a un governo neutrale, si vada al voto a luglio”. Sempre nella giornata di ieri, tra l’altro, il leader grillino ha fatto sapere che le liste saranno le stesse di due mesi fa, forse per tranquillizzare i parlamentari pentastellati eletti da soli 60 giorni. Potrebbe essere anche un posizionamento, quello dei due leader, in preparazione di una campagna elettorale futura e non mirata ad un ritorno anticipato alle urne, addirittura in piena estate, che metterebbe seriamente a rischio la tenuta economica del paese. Tra l’altro, indicare addirittura una data per le elezioni è uno sgarbo istituzionale inedito. Ma tant’è.

Forza Italia e Pd contano su Mattarella

Da un lato Berlusconi, dall’altro il Pd. Posizioni diverse che portano però alla stessa via d’uscita. Alle parole di Matteo Salvini, il partito di Silvio Berlusconi ha risposto con una nota in cui Forza Italia si diceva pronta al voto in ogni momento, ma che andare ad elezioni in estate non garantirebbe una partecipazione consistente dell’elettorato. Il Partito Democratico, invece, condivide il richiamo del presidente Mattarella. Tra le file dem massimo sostegno per la costituzione di un esecutivo neutro, che porti a nuove elezioni dopo dicembre 2018.

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