Roma, 8 mag. (LaPresse) –
Roberto Morassut è deputato del Pd ed ex assessore all’Urbanistica della giunta Veltroni. Proveniente dalle fila dei Ds è persona stimata anche dai renziani come Roberto Giachetti con cui si sono sfidati nel 2016 per le primarie a sindaco di Roma.
DOMANDA Come giudica l’ipotesi di Paolo Gentiloni candidato del Pd nel caso di voto anticipato?
RISPOSTA Io la vedo bene. Gentiloni è la figura più autorevole che abbiamo. Io penso che dovremmo portare come candidato Gentiloni, fare un’operazione unitaria con Martina all’assemblea nazionale, con una direzione collegiale e prepararci a una campagna elettorale che evidentemente si avvicina con una proposta politica fortemente innovativa, aperta e anche con liste che parlino alla società civile.
D. La proposta di Nicola Zingaretti di un’Alleanza per il Fare può rientrare in questo progetto?
R. Sicuramente noi dobbiamo fare un’operazione di ampliamento, di allargamento. Dobbiamo costruire un assetto di combattimento aperto, largo, che parli ai mondi dell’associazionismo, delle reti civiche e dobbiamo tornare a quella che è l’ispirazione originaria fondamentale del Pd.
D. L’alleanza con Leu alle elezioni potrebbe essere una chance?
R. LeU sta nel campo del centrosinistra quindi, sulla base della chiarezza programmatica, si possono stabilire delle relazioni, certamente.
D. Dividere il ruolo del segretario da quello del premier?
R. Questo lo discuteremo al congresso.
D. Primarie sì o no?
R. Io penso che noi, se facciamo il congresso, dobbiamo fare un congresso politico, vale a dire non con le regole vigenti per discutere e decidere. Io sono perché l’assemblea faccia delle modifiche statutarie, inaugurare un congresso costituente, come abbiamo detto in direzione per costituire un soggetto aperto che discuta alcune linee fondamentali di visione del Paese e dopo fare le primarie. Prima mettere la politica, ma non so se ce ne sarà il tempo.
D. Le liste chi le deve fare: il segretario o una commissione?
R. Ne discuteremo in assemblea.