Crollo di una diga in Kenya, il bilancio è di 47 morti

Le autorità locali continuano a scavare nel fango: per ora messe in salvo 39 persone

Lp - AFP PHOTO

KENYA (Ciro Iavazzo) – E’ di 47 morti per ora il bilancio dei morti causato dal crollo di una diga ieri sera a Solai, a circa 200 chilometri a nord-ovest della capitale kenyota, Nairobi. Un numero sconfortante che potrebbe ancora incrementare: le autorità locali sono infatti ancora all’opera per cercare di ritrovare altri corpi nell’enorme distesa di fango di oltre due chilometri che si è creata con l’abbattimento della diga. A provocare il crollo, secondo le prime ricostruzioni, le abbondanti e incessanti piogge di questi giorni.

Oltre 400 abitazioni colpite dalle inondazioni

E’ la pioggia torrenziale di questi giorni la principale ‘colpevole’ del crollo della diga. Sembra infatti che l’acqua, scendendo dalle colline, abbia portato con se materiale di vario tipo che avrebbe danneggiato la struttura fino a farla crollare. I sopravvissuti hanno parlato di una tremenda esplosione con l’acqua che ha improvvisamente invaso le abitazioni della zona si Solai. Il timore peggiore è che molte persone siano ancora intrappolate nel fango. Per questo le autorità locali continuano a scavare, mettendo in salvo fino ad ora 39 persone. La speranza è quella di poterne trovare altre ancora vive, ma con il passare delle ore diminuiscono anche le speranze.

Pericolo crollo in altre strutture

Il crollo della diga di ieri sera potrebbe non essere un caso isolato. L’allarme infatti p stato esteso in tutte le altre strutture della zona, dato che le forti piogge potrebbero aver provocato danni anche altrove. Il governatore Lee Kinyanjui ha spiegato di aver inviato degli ingegneri a verificare lo stato delle altre dighe e se per caso fossero presenti fessure o danni. Le piogge torrenziali, in Kenya, stanno provocando danni da mesi, soprattutto all’agricoltura e alla principale risorsa kenyota, l’esportazione di fiori in diversi paese dell’Europa.

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