Roma, 13 mag. (LaPresse) –
‘Fumetti nei musei’ sbarca alla 31esima edizione del Salone internazionale del Libro di Torino.
Presentato oggi il progetto del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo – in collaborazione con Coconino Press Fandango – nato per raccontare ai ragazzi che partecipano ai laboratori didattici le collezioni dei musei italiani attraverso un linguaggio inedito, quello del graphic novel. Ventidue musei sono così diventati i set di spettacolari avventure che vedono protagonisti personaggi inventati o realmente esistiti.
‘Da Pompei al Colosseo, dagli Uffizi ai Musei Reali di Torino questi albi raccontano attraverso l’arte del fumetto la contemporaneità dei musei italiani, luoghi vivi dove accadono storie incredibili e vivono personaggi affascinanti’ ha detto l’ideatore e curatore del progetto MiBACT, Mattia Morandi, presentando ‘Io più fanciullo non sono’ la storia che Lorena Canottiere ha ambientato nei Musei reali di Torino.
“L’idea di ‘Fumetti nei musei’, ha sottolineato Morandi, “nasce dall’esigenza di avvicinare i ragazzi alle collezioni dei musei italiani proponendo una visione diversa da quella delle classiche visite scolastiche. Queste storie sono un altro modo per incuriosire e far nascere nei ragazzi una scintilla che li porti a vivere il museo liberamente, senza sentirsi stretti in un percorso obbligato”.
“Scrivere delle avventure del principe Eugenio di Savoia – ha detto la fumettista Canottiere – è stato un viaggio nel tempo. Sono tornata a un periodo storico che mi affascinava sin da piccola: dai moschettieri ai corsari, mi sono rimpinzata di romanzi di avventura giocando con quell’immaginario per tantissimo tempo. Il racconto ha funzionato da vera e propria porta temporale: per parecchio tempo sono vissuta nel settecento, mi veniva persino di rivolgermi agli altri con il voi”.
Per la direttrice del Musei reali, Enrica Pagella “questo progetto permette ai musei di avvicinarsi ancora di più al contemporaneo e valorizza il disegnare come attività che proietta nel futuro”. Per il direttore editoriale di Coconino, Ratigher “in questo progetto gli artisti coinvolti hanno dato il proprio meglio a volte anche esplorando aspetti di se stessi che non conoscevano. Per me ‘Io più fanciullo non sono’ è la storia più bella della carriera di Lorena Canottiere”.