Milano, 16 mag. (LaPresse) – “Vogliamo sperimentare l’introduzione di un giorno in più di smart working per tutti i neo papà presenti nell’organico dell’amministrazione comunale, in aggiunta alle tre giornate al mese previste fino ad oggi e al congedo obbligatorio introdotto dalla legge. Questo al fine di favorire una migliore conciliazione vita-lavoro e una condivisione maggiore delle responsabilità e delle gioie della genitorialità incrementando allo stesso tempo il ricorso a nuovi modelli di lavoro”. Ad annunciarlo questa mattina l’assessora alle Politiche per il lavoro, attività produttive e risorse umane Cristina Tajani in occasione della presentazione alla stampa della seconda edizione della Settimana del Lavoro Agile, in programma dal 21 al 25 maggio. L’iniziativa, voluta dal Comune di Milano in collaborazione con Cgil, Cisl, Uil, Assolombarda, Confcommercio Milano, Abi, Unione Artigiani, Città metropolitana, Apmi, Anci Lombardia, Camera di Commercio di Milano, Apa Confartigianato, Valore D, Federdistribuzione e Sda Bocconi, è giunta quest’anno alla sua seconda edizione. Cinque giorni per scoprire, raccontare e promuovere i vantaggi di poter conciliare impegno lavorativo e qualità della vita.
Il lavoro agile non richiede una postazione fissa in ufficio, consente di svolgere i propri compiti ovunque: a casa, al bar, in un ufficio decentrato o in una postazione in coworking. È una modalità che soddisfa chi lavora e rende le imprese più competitive.
“Dopo essere passati da un solo giorno nel 2016 ai cinque giorni del 2017, grazie alla settimana del Lavoro Agile, vogliamo consolidare l’immagine di Milano come modello di riferimento nazionale per le buone pratiche all’interno delle pubbliche amministrazioni e delle aziende private, delle politiche di conciliazione e dello smart working, valorizzando la presenza ed il ruolo degli spazi di coworking come luoghi alternativi dove svolgere le proprie mansioni professionali”, commenta Tajani, che prosegue: “Lo smart working è una modalità di lavoro che proponiamo sia agli uomini sia alle donne, anche all’interno dell’Amministrazione Comunale, per migliorare la qualità della vita ma anche il rendimento della prestazione lavorativa”.
Anche per l’edizione 2018 saranno tre le modalità attraverso cui le aziende, gli enti, i liberi professionisti, le associazioni, i sindacati, le università potranno aderire alla ‘Settimana del Lavoro Agile 2018’: ‘Sperimenta il lavoro agile’ che dà la possibilità al dipendente di sperimentare per un massimo di cinque giorni il lavoro al di fuori della sede abituale con una flessibilità oraria o attraverso una postazione di coworking; ‘Adotta un‘impresa’ che consente ad aziende che hanno già avviato lo smart working di offrire la propria competenza ad aziende interessate a sperimentare questa nuova modalità lavorativa e infine ‘Organizza un evento’, in sede o presso uno spazio comunale, sul tema diffondere e ampliare la conoscenza del lavoro agile a tutti gli interessati.
Ad aprire i ciclo di appuntamenti e dibattiti de ‘La Settimana del Lavoro Agile 2018’ l’incontro ‘Agile&CO’ organizzato dall’Assessorato alle Politiche per il lavoro che martedì 22 maggio alle 14.30 presso il Milano Luiss Hub di Via D’Azeglio 3 metterà a confronto le opinioni sul futuro del lavoro tra conciliazione e condivisione di Gianna Martinego, Monica Parella, Annamaria Ponzellini e Alessandro Rosina e Rita Querzè. Dalle 17.30 alle 19.30 verranno inoltre analizzati sette anni di politiche territoriali a favore dei coworking a Milano, come sono cambiate le forme e luoghi del lavoro in città. A confrontarsi in merito i rappresentanti dei principali coworking milanesi iscritti allo speciale ‘albo’ promosso dal Comune e destinatari di specifiche misure di sostegno.
Il successo della Settimana del Lavoro Agile è confermato anche dai numeri fatti registrare dalla prima edizione, svoltasi dal 22 al 26 maggio 2017, che ha visto coinvolte 180 realtà: 20 enti (di cui 5 Università), 150 aziende, 10 partecipate: Mm spa, Sea, Amat, A2A, Atm, Milano Ristorazione, Fondazione Welfare e Capholding per un totale di quasi 370mila lavoratori, più del doppio del 2016 (127mila lavoratori). Delle 180 realtà aderenti all’iniziativa, 109 avevano già attivato forme di lavoro agile, mentre 71 le hanno sperimentate per la prima volta.
Secondo un’indagine condotta dal Comune, in occasione della prima edizione della settimana del lavoro agile, su un campione di 2.321 lavoratori che hanno aderito rispondendo al questionario, il 55% sono donne e il 43 uomini. I dati rivelano come la maggioranza dei partecipanti all’indagine abbia un diploma di istruzione superiore (il 47%) o la laurea (il 49%). Si accentua la presenza di diplomati rispetto ai laureati di un’età compresa tra i 30 e i 59 anni; in particolare tra i 45 e i 54 anni la percentuale è del 21%. Continua ad accentuarsi rispetto al passato la crescita degli “over 40 anni” che raggiunge il 75% del campione. Anche quest’anno la quasi totalità dei partecipanti ha un’età superiore ai 35 anni (88%). Il 48% del campione ha un ruolo impiegatizio; il 46% è quadro in aziende o enti, inoltre, rispetto allo scorso anno in cui solo il 35% ricopriva tale ruolo, quest’anno si osserva un aumento di partecipanti al lavoro agile con questa funzione; aumentano poi sensibilmente i dirigenti, passando dall’1% dello scorso anno al 2% (3% nel 2014 e 2% nel 2015) Quest’anno solo il 31% dei rispondenti ha lavorato agilmente per la prima volta, nel 2016 erano il 52%, nel 2015 erano 63%, nel 2014 l’81%.
Se la propria abitazione, per la maggior parte del campione, rappresenta il luogo preferito per sperimentare il lavoro agile, ha iniziato a diffondersi dall’anno scorso anche l’utilizzo di una postazione in uno dei 76 coworking accreditati dal Comune di Milano, che per l’intera settimana hanno messo a disposizione complessivamente un totale di 638 postazioni. Il trend, rispetto agli anni precedenti, vede triplicato il numero di prenotazioni effettuate – 301 rispetto alle 89 dell’anno precedente – e anche il livello di soddisfazione dell’esperienza risulta essere molto elevato, come emerge da un questionario elaborato ad hoc e proposto per la prima volta.
Grazie alla ‘Settimana del Lavoro Agile 2017’, sempre secondo il campione, sono stati risparmiati circa 168 giorni, 4.041 ore che senza lavoro agile sarebbero state spese per gli spostamenti, un risparmio maggiore del 2016 segnalando una crescita rispetto (circa 163 giorni), 3.900 ore nel 2016, alle circa 3mila ore risparmiate (circa 124 giorni) dell’edizione 2015. Gli spostamenti evitati, indipendentemente dal mezzo di trasporto utilizzato, sono pari a 3.569. Gli spostamenti evitati con mezzo a motore privato (autovettura e motoveicolo) utilizzato come conducente sono stati 1.318 di cui 1.169 con auto e 149 con moto. Per quanto riguarda le percorrenze evitate sono stimate complessivamente in circa 49.987 km, di cui 45.780 km con auto e 4.207 km con moto.