Roberto Formigoni rischia 7 anni e mezzo di carcere per corruzione

Foto Tiziano Manzoni/LaPresse

MILANO (Giuseppe Tallino) Accusato di corruzione, la Procura generale ha chiesto la condanna per Roberto Formigoni. E’ alle battute finali, ormai, il processo che ha coinvolto l’ex governatore. L’iter giudiziario, giunto al secondo grado di giudizio, è stato innescato dall’indagine sulla sanità lombarda.

La requisitoria

L’accusa vuole il massimo della pena per Formigoni, una sentenza più dura rispetto a quella decisa in primo grado. Il pg ha proposto alla Corte d’Appello di Milano di condannare il ‘Celeste’ a 7 anni e 6 mesi di reclusione.

Il primo grado

Nel 2016 l’ex governatore della Lombardia ha incassato 6 anni in primo grado. “Non si è voluto confrontare con i giudici”, hanno spiegato oggi in aula Laura Pedio e Vincenzo Calia, rispettivamente procuratore aggiunto e sostituto pg. “Si è sottratto agli interrogatori nel corso dell’indagine, non ha reso esame nel dibattimento”. E’ per tale ragione, hanno chiarito i magistrati, che la Procura generale ha chiesto in Appello una pena più alta (un anno e mezzo in più) e non la conferma della condanna emessa dal tribunale di Milano.

La vicenda

Al centro dell’inchiesta che ha portato il ‘Celeste’ a giudizio c’è la ‘Maugeri’ che si occupa di riabilitazione nel settore sanitario.   La fondazione pavese, sostiene l’accusa, sarebbe stata favorita da Formigoni. Sessantuno i milioni che dai conti della Maugeri, per gli inquirenti, sono finiti sui conti di due imprenditori i quali a loro volta, questa la tesi della Procura, offrivano all’allora governatore della Lombardia vacanze pagate e l’uso di yacht. In cambio dei presunti benefit incassati Formigoni da presidente della giunta regionale avrebbe garantito alla Maugeri rimborsi milionari.

 

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