ROMA (Renato Casella) – Un nuovo sfregio alla memoria di Aldo Moro e degli uomini della sua scorta trucidati 40 anni fa nell’agguato di via Fani. La lapide che commemora le vittime dell’agguato è stata imbrattata per la seconda volta in un mese. La scritta “B. R.” è stata tracciata con vernice rossa ai due lati, deturpando il marmo del monumento che ricorda i nomi dei cinque uomini della scorta dello statista uccisi dai terroristi: Oreste Leonardi, Domenico Ricci, Raffaele Iozzino, Giulio Rivera e Francesco Zizzi.
Si indaga sulla vernice utilizzata
Sul posto sono intervenuti i carabinieri del nucleo investigativo di Roma, che hanno effettuato i rilievi sulla scritta per poter risalire alla vernice utilizzata. Inoltre, le forze dell’ordine stanno visionando i filmati ripresi della videocamere di sorveglianza installate nella zona, per verificare se possano fornire elementi utili a identificare gli autori del gesto. Gli operai del Comune hanno poi cancellato la scritta. Un mese fa sul monumento è stata tracciata la frase “Morte alle guardie” e sono state disegnate due svastiche ai lati con spray nero.
L’inaugurazione il 16 marzo scorso
La scritta è stata poi rimossa prima dell’anniversario della strage. L’inaugurazione c’è stata infatti il 16 marzo scorso alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, dei presidenti del Senato Pietro Grasso e della Camera Laura Boldrini e di altri rappresentanti delle istituzioni. Sempre il 16 marzo c’è stato un altro episodio simile a Modena. Nei giorni del sedicesimo anniversario dell’uccisione da parte delle nuove Brigate rosse del giuslavorista Marco Biagi, sono stati imbrattati i muri della facoltà di Economia.