MILANO (Alfredo Stella) – Avvio di seduta positivo per la Borsa di Milano, dopo l’infuocata giornata di ieri che ha visto lo spread salire ai massimi livelli 313 (non accadeva dal lontano 2012). Oggi si riapre al rialzo spinti da Italgas (+2%), dopo le considerazioni degli analisti di Berenberg, da Poste (+1,9%) e Intesa (+2,21%) dopo il calo dello spread a 268 punti, in vista di una possibile soluzione della crisi di governo.
Titoli in rialzo
Acquisti anche su Mediobanca (+2,58%), Moncler (+2,04%), Fineco (+1,81%), Banca Generali (+1,5%) e Pirelli (+1,28%). Deboli Saipem (-0,88%), Mps (-0,64%), Cnh (-0,54%) ed Stm (-0,54%). Sono invariate Unicredit e Ubi Banca. Tra i titoli a minor capitalizzazione sprint di Banca Ifis (+5,82%) e de Il Sole 24 Ore (+4%). In calo invece Mondadori (-1,33%) e Coima Res (-1,25%).
Borse europee
Apertura poco variata per le principali borse europee: Parigi cede lo 0,33% a 5.420 punti, mentre Francoforte (+0,21% a 12.693 punti) e Londra (+0,1% a 7.639 punti) sono in lieve rialzo. L’instabilità dei mercati in Europa raggiunge anche le quotazioni dell’oro sui mercati asiatici che risalgono verso quota 1.300 dollari l’oncia. Il lingotto con consegna immediata guadagna così lo 0,1% a 1.299,73 dollari l’oncia. Euro Quotazioni dell’euro in lieve rialzo dopo i minimi da 10 mesi toccati ieri sul dollaro ma ancora sotto la soglia di 1,16.
La ripresa dell’Euro
Questa mattina la moneta unica europea passa di mano a 1,1567 dollari (1,1539 ieri sera a New York) e a 125,80 sullo yen. Petrolio Il petrolio resta sotto la soglia dei 67 dollari con la tempesta politica europea che si aggiunge alle valutazioni dell’Opec sul raggiungimento degli obiettivi dei tagli che avevano provocato i cali dei giorni scorsi. Le quotazioni del greggio Wti con scadenza a luglio restano sui livelli della chiusura di ieri a New York a 66,74 dollari al barile. Il brent scivola a74,81 dollari. Asia Anche per il continente asiatico pesa la situazione politica italiana: Tokyo -1,49% . Secondo le ricostruzioni della stampa estera l’Italia ha contagiato i vari mercati dunque fino in Asia e nel Pacifico.
I dibattiti sull’eurozone
I timori di una riapertura del dibattito sulla permanenza del Belpaese nell’Eurozona ha colpito oggi Tokyo (-1,52%), in rosso per l’ottavo giorno consecutivo, come non avveniva dal settembre del 2016. Segno meno anche per Taiwan (-1,3%) e Seul (-1,68%), mentre proseguono le trattative tra Usa e Corea del Nord per l’incontro tra i rispettivi presidenti Donald Trump e Kim Jong Un. Negativi i futures sull’Europa, positivi invece quelli su Wall Street, in attesa di numerosi dati macro e del Beige Book della Fed. In aumento le vendite al dettaglio in Germania, da dove sono in arrivo il tasso di disoccupazione e quello d’inflazione. In arrivo dall’Ue la fiducia industriale, dei servizi e dei consumatori. Cina Tonfo Shanghai nel finale, chiude a -2,53%. Le Borse cinesi ampliano le perdite nel finale in scia alle turbolenze finanziarie legate alla crisi politica in Italia e chiudono con pesanti perdite, ai minimi da ottobre 2016: l’indice Composite di Shanghai cede il 2,53%, fermandosi a 3.041,44 punti, mentre quello di Shenzhen perde il 2,82%, franando a 1.736,34.