Montreal (LaPresse) – E’ Max Verstappen il re delle prove libere del venerdì nel Gran Premio di F1 in Canada. Sul circuito di Montreal dedicato a Gilles Villeneuve, l’olandese della Red Bull risponde alle critiche e mette in riga tutti migliorando il suo tempo da una sessione (1:13.302) all’altra (1:12.198). Giornata in chiaroscuro per la Ferrari e tutt’altro che eccezionale per la Mercedes.
Un passaggio di testimone fra Red Bull da Montecarlo al Canada. Dopo il dominio di Daniel Ricciardo nel Principato, tocca a Verstappen far rombare il motore più di tutti in Québec. Dietro di lui, nella seconda sessione, la Ferrari di Kimi Raikkonen, attardato di 130 millesimi. Terzo proprio Ricciardo, che chiude il venerdì con 1:12.603. La prima Mercedes è quarta, con Lewis Hamilton che ferma il cronometro a 1:12.777. Quinto l’altro ferrarista, Sebastian Vettel, che chiude a 1:13.061. Sesta l’altra Freccia d’argento di Valtteri Bottas (1:13.601).
Verstappen era partito bene già nelle prime prove con 1:13.302. Alle sue spalle Hamilton, indietro di 88 millesimi e terzo Ricciardo, compagno di scuderia del figlio di Jos, a 1:13.518. Quarto Vettel, con la nuova power unit a bordo, che ferma il cronometro a 1:13.574, dopo aver baciato il muretto nel finale con la sua SF71H. Quinto Bottas (1:13.617) e sesta la Rossa di Raikkonen (1:13.727).
Le parole di Vettel e Raikkonen
“E’ stata una giornata un po’ altalenante. Non sono molto contento, anch’io non sono entrato nel ritmo“, ha commentato Vettel a caldo. Mercedes favorita? “Non so, oggi non siamo i favoriti. Credo che Kimi sia stato contento sul giro secco, io no. Non sono ancora contento della macchina. Non ho fatto tanti giri, però credo che sarà difficile dire a che punto saremo prima di domenica. Devo fare i compiti“, ha aggiunto.
Migliore, se così si può dire, l’umore Raikkonen. “Non credo che sia stata una giornata molto semplice. Qui – ha ricordato – è sempre complicato con tanti avvallamenti sulla pista, i cordoli alti e un carico molto basso. Siamo migliorati verso la fine, quindi quantomeno la direzione è stata quella giusta. C’è ancora molto da fare ma sono abbastanza contento”. La pole? “Abbiamo cercato di fare il nostro lavoro normale, dobbiamo vedere domani a che punto saremo. Non si tratta di dover fare i compiti, daremo il meglio e poi avremo quello che meriteremo“, l’analisi di ‘Iceman’.
In ogni caso, dopo un risultato tutt’altro che eccelso nel primo approccio alla pista, occhi puntati su Hamilton, che in Canada punta al settimo successo in carriera, eguagliando il record di un certo Michael Schumacher.