Roma (LaPresse) – “Mario Rigoni Stern, poeta e scrittore italiano del dopoguerra, è stato autore di grande forza letteraria e intensa passione civile, antesignano della conservazione dell’ambiente“. Lo afferma il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del decimo anniversario della morte dello scrittore veneto.
Il ricordo del Presidente della Repubblica
“Uomo della montagna, nato ad Asiago, fortemente legato alla sua terra, vive la sua condizione di alpino combattente nella seconda guerra mondiale. Viaggia in Francia, Grecia e Albania, subendo, infine, la prigionia tedesca – afferma -. Segnato nel profondo da queste vicende si dedica alla scrittura e il suo romanzo d’esordio. Un autobiografico capolavoro sulla drammatica pagina della ritirata dei nostri soldati in Russia, pubblicato nei Gettoni einaudiani, diventa un classico della letteratura contemporanea. Tra i libri più letti anche nelle scuole italiane, per la intensità dei valori espressi e la qualità della scrittura”.
“Romanziere di guerra e di montagna, capace di interpretare con un timbro personalissimo esperienze di vita segnate dalla sofferenza e dalla morte. Dopo un periodo di riflessione dà spazio ai suoi temi più cari, l’amore per la terra natale e il rapporto tra memoria e natura. Uno dei pochi scrittori italiani che ha dedicato tante pagine all’ambiente, proponendo una chiave intima e personalissima di interpretazione. A dieci anni dalla morte, il lascito letterario, civile e morale di Mario Rigoni Stern, scrittore di levatura mondiale, vincitore di numerosi premi, medaglia d’argento al Valore Militare, trascende, dunque, tempi e luoghi, confermandone il ruolo di poeta universale, straordinario testimone della storia nazionale del ‘900“.