ROMA – Con la firma di Grecia e Macedonia dello storico accordo per il nuovo nome della Repubblica della Macedonia del Nord, si chiude una disputa durata quasi 30 anni. Precisamente, dal 1991. “Questo è un passo coraggioso. Storico e necessario per i nostri popoli“, ha affermato il premier greco Alexis Tsipras. “Siamo qui per sanare le ferite del tempo, per aprire un cammino di pace, fraternizzazione e crescita per i nostri paesi, i Balcani e l’Europa“. Non è solo un accordo formale, ma apre a degli importanti cambiamenti geopolitici del mondo. “I nostri popoli vogliono la pace, saremo partner alleati“, aggiunge il primo ministro macedone, Zoran Zaev. Ma ad Atene e Skopje, manifestazioni di protesta e scontri contro l’accordo hanno tenuto banco per diverse ore.
L’antica disputa tra Gracia-Macedonia
Macedonia nella Nato
L’accordo, potrebbe essere il primo passo per la Macedonia per entrare nella Nato. Infatti, per Zaev il riavvicinamento con la Grecia è un punto fondamentale strategico per garantire l’ingresso del suo paese nell’Unione europea e nella stessa Nato, bloccata dal veto di Atene per anni. Alrxis Tsipras, dopo la firma, attraverserà il lato macedone del lago Prespa per pranzare: sarà il primo premier greco a visitare la Macedonia. Intanto, ci sono ostilità nelle patrie dei due leader per questo accordo. Sia in questi mesi, che in questi giorni, tensioni e manifestazioni di contrarietà hanno tenuto banco in tante piazze dei due paesi. Ma alla fine, l’accordo è cosa fatta. Ed è storia.