LONDRA – La entry-list maschile della prossima edizione del torneo di Wimbledon è stata resa nota da alcuni giorni. Alla terza prova del Grande Slam stagionale al via sui campi in erba dell’All England Club di Church Road che inizierà lunedì 2 luglio, ci saranno diversi italiani Fabio Fognini, Andreas Seppi, Paolo Lorenzi, Matteo Berrettini e naturalmente l’eroe del Roland Garros, Marco Cecchinato. Ma il parterre di azzurri potrebbe arricchirsi ancora. In mezzo c’è ancora da giocare. Al Queen’s Club di Londra, nello specifico, uno dei 500 di avvicinamento a Wimbledon dove si attende il rientro sui campi dell’ex numero uno del mondo, il britannico Andy Murray, a quasi un anno di assenza dai campi da gioco. Se la vedrà con un avversario tutt’altro che ‘morbido’, Nick Kirgios, ma sarà un test importante. Tutto in funzione dei Championships di Londra.
Murray ritorna sui campi dopo un anno
Altro torneo di passaggio è quello di Halle. Roger Federer è lì e dovrà vincerlo quel torneo per essere sicuro di mantenere il primo posto del ranking Atp fino alla fine di Wimbledon. Al primo turno ha pescato Bedene, poi potrebbe vedersela con Benoit Paire o Steve Johnson. Niente di insormontabile. Poi gli incroci potrebbero portare Thiem e Zverev. Registrata la decima vittoria ad Halle, il goat del tennis si presenterebbe all’All England Club con 99 vittorie nel palmares, pronto a fare cifra tonda proprio sull’erba di Londra e avvicinandosi ancora di più allo straordinario record di tornei vinti ancora detenuto da Jimmi Connors che si aggiudicò il trionfo numero 109 a 37 anni.
Connors detiene ancora il record di tornei vinti: 109, l’ultimo a 37 anni
Roger ne ha attualmente 36 e 10 mesi. Ma se dovesse steccare ad Halle ci sarebbe un avvicendamento al vertice della classifica, con Rafa Nadal che tornerebbe numero uno. Già, Nadal. Sulla sua presenza ai Championships britannici ci sono ancora dei dubbi. Niente di ufficiale, solo deduzioni. Perché il mancino di Manacor ha deciso di non essere al Queen’s per ricaricare un po’ le batterie dopo le fatiche della stagione della terra rossa. Una decisione che suona come un campanello d’allarme per chi attende lo scontro diretto tra i due titani del tennis degli ultimi vent’anni. Rafa ha detto che non gli interessa il record di slam di Roger. Tuttavia potrebbe tornare numero uno anche senza giocare e affrontare il cemento in piena forma. Lì, in vetta, si resta anche facendo delle rinunce. Vedremo.