ROMA (LaPresse) – Giovanni Tria è intervenuto alla celebrazione del 244esimo anniversario della fondazione della guardia di finanza. Il ministro dell’Economia ha parlato della situazione fiscale del nostro Paese e degli obiettivi che si pone il governo.
L’analisi di Tria sull’economia italiana
Dichiara infatti il ministro: “I recenti dati diffusi dall’Istat relativi al Pil confermano che l’economia italiana è in ripresa. Rimangono però elevate la pressione fiscale in rapporto al Pil e l’evasione fiscale contributiva, che nelle stime 2015 era di 110 miliardi di euro. La recessione ha indebolito la capacità di crescere e competere. E ha generato così una diffusa sfiducia nelle autorità“.
Corruzione e criminalità limitano la crescita
Afferma Tria: “La corruzione e la criminalità organizzata limitano la capacità di crescita dell’economia. Ci troviamo infatti ad affrontare con determinazione queste sfide per favorire il potenziale di crescita. E in un contesto in cui l’opinione pubblica sente un bisogno di coesione sociale“.
Gli obiettivi del governo
L’azione del governo sarà “nella consapevolezza che solo da un contrasto efficace dell’illegalità possono derivare maggiori risorse per ridurre la pressione fiscale“. Il ministro afferma infatti che bisogna “rafforzare il sistema e migliorare il clima nelle istituzioni“. Una priorità anche nel rapporto con i cittadini.
“Conclude il ministro: “Le sfide condizionate dalla particolare situazione economica dovranno essere affrontate nel segno della continuità con le politiche adottate nel passato. Per gestire al meglio il presente. E per verificare poi il successo delle strategie intraprese rispetto a un contesto economico e giuridico in continua evoluzione. E infine per pianificare con lungimiranza il futuro“.
