Comunali, Berlusconi: “Serve un rinnovamento anche di Forza Italia”

Il Cavaliere commenta i risultati delle comunali

Foto LAPRESSE / AFP in foto Silvio Berlusconi

ROMA (LaPresse)Silvio Berlusconi ha commentato i risultati delle comunali. Dichiara Berlusconi: “Il dato del ballottaggio unito a quello del fortissimo astensionismo, conferma la necessità di un rinnovamento e di un’apertura delle forze politiche nazionali. A cominciare dalla nostra, che devono saper accogliere queste ed altre energie nuove e coinvolgerle in un progetto politico complessivo, espressione di quell’ altra Italia che oggi non partecipa alla vita pubblica. Ma che rappresenta il cuore pulsante del Paese, nel lavoro, nell’impresa, nelle professioni, nelle università, fra i più giovani“.

Berlusconi sottolinea l’importanza di un rinnovamento di Forza Italia

Il leader di Forza Italia prosegue: “Registro con soddisfazione l’aumento del numero dei sindaci azzurri nei comuni superiori ai 15 mila abitanti. Si tratta di una risorsa importante per rilanciare la nostra presenza sul territorio. Naturalmente dovremo compiere nei prossimi giorni un’analisi precisa dei risultati regione per regione. Ciò per intervenire nell’ambito della riorganizzazione complessiva di Forza Italia dove i risultati non sono stati all’altezza delle attese“.

L’analisi politica sulla sinistra e il M5S

Il Cavaliere commenta anche il risultato della sinistra: “Da questa tornata elettorale emergono altri due dati significativi. Prima di tutto la crisi del PD, che si manifesta anche al livello degli enti locali, tradizionalmente più favorevoli alla sinistra. La caduta di città simbolo come quelle della Toscana ingigantisce il fenomeno, che comunque si riscontra, anche se in misura meno clamorosa in tutto il territorio nazionale, anche nei centri minori“.

E sui 5 Stelle: “Il secondo aspetto evidente è che il Movimento Cinque Stelle rimane marginale nel governo locale, non riesce in nessun modo a riprodurre il successo delle elezioni politiche. Successo che si conferma frutto di un voto di reazione e di protesta emotiva e non di un’adesione consolidata e motivata“.

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