MILANO (LaPresse) – Arrestato a Napoli il terrorista gambiano. Sillah Osman faceva parte di un gruppo legato all’Isis, pronto a colpire in Europa. Il 34enne è stato catturato in un blitz antiterrorismo dai carabinieri del Ros e della Digos. Il progetto, secondo gli inquirenti, era di commettere a breve un attentato in Francia o in Spagna.
L’arresto a Napoli
L’uomo, richiedente asilo in Italia, era legato al 21enne Alagie Touray, arrestato il 20 aprile scorso davanti alla moschea di Licola, sul litorale Domizio. Il 34enne era ospite di un centro di accoglienza in Salento e aveva chiesto di aderire a un progetto Sprar a Napoli. È finito in manette nella caserma dei carabinieri di Napoli, al momento dell’identificazione.
“Abbiamo assicurato alla giustizia il secondo soldato che era presente in Italia ed era appartenente all’Isis. Aveva inizialmente avuto radicalizzazione nel Paese di origine ad opera di imam radicali in Gambia“. Lo ha detto Pasquale Angelosanto, comandante del Ros di Napoli, commentando al Tgr Campania l’arresto di un terrorista 34enne gambiano, Sillah Osman. ”
Terrorista addestrato all’uso di armi ed esplosivi
“Il punto di arrivo è stato un campo di addestramento controllato dall’Isis, nel quale la formazione militare è diventata centrale rispetto a quella religiosa. Era addestrato militarmente all’uso delle armi e di esplosivi e ad avere anche la capacità di resistenza alla fatica. Questo tipo di addestramento si conclude con il giuramento collettivo, che dà l’adesione formale allo Stato islamico“.
L’uomo era pronto a colpire in Europa
“Se l’uomo era pronto a commettere un attentato? Parlerei di singoli combattenti che possono essere attivati. E che, una volta ritenuti in grado di passare all’azione, formulano il giuramento individuale. Quello è il momento in cui il combattente è attivo ed è operativo. Dalle indagini è emerso che c’è un progetto importante da eseguire in Europa, però le investigazioni non hanno evidenziato un progetto che riguardasse l’Italia. L’obiettivo viene individuato e, quindi, può essere localizzato in altri Paesi dell’Europa“.