MILANO – Milan fuori dalle coppe europee per un anno. Lo ha deciso l’Adjucatory Chamber di Nyon, che ha emesso la sentenza sulla violazione del fair play finanziario del club rossonero per il triennio 2014-17. Ai rossoneri non resta che tentare il ricorso al Tas di Losanna. Ma il destino, per questa stagione, sembra segnato. In Europa League andrà la Fiorentina.
Il no di Li
Ancora un no da parte di Li, il terzo in un mese, per la cessione del Milan all’imprenditore italo americano Rocco Commisso. Nulla di fatto quindi per l’accordo con il gruppo statunitense. Nella serata di ieri Li Yonghong ha fatto nuovamente saltare il tavolo, suscitando l’irritazione del gruppo americano. La formazione rossonera rischia ora, anche se non è ancora stata resa ufficiale la sentenza Uefa da Nyon, di incorrere nell’esclusione dalla Europa League con 30 milioni di multa.
L’offerta e i progetti di Commisso
Nell’offerta dell’imprenditore statunitense non è prevista l’esclusione di Li. Almeno non in maniera totale. Al presidente Li rimarrebbe il ruolo di socio di minoranza, con una quota che potrebbe variare dal 15 al 20 percento. Commisso ha inoltre annunciato di avere grandi idee per riportare il Milan ai fasti del passato: dalla costruzione di un nuovo stadio allo stanziamento di 150 milioni per la gestione del club, passando per il pagamento degli acquisti della scorsa stagione e per la nuova campagna di rafforzamento, l’americano non sembra badare a spese pur di far rinascere la squadra.