Roma (LaPresse) – “Passo indietro su Schengen? Mi auguro che non accada ma il rischio c’è. Dipende dai capi di Stato, se oggi saranno capaci di far prevalere l’intelligenza politica al capriccio nazionale”. Così il presidente del parlamento Ue, Antonio Tajani, a ‘Circo Massimo’ su Radio Capital.
“Prevedo un Consiglio Europeo molto difficile. Ci sono troppe posizioni supernazionaliste che non contribuiscono alla soluzione del problema, che deve essere quella di difendere soprattutto le frontiere esterne per ridurre gli arrivi“. Così il presidente del parlamento Ue a ‘Circo Massimo’ su Radio Capital.
Il presidente del parlamento Ue analizza l’atteggiamento di Salvini
“La linea del ministro Salvini sui migranti? Non credo che la cosa migliore sia quella di isolarsi, di avere tutti contro. Semmai al tavolo di Bruxelles bisogna usare la forza più che la violenza verbale. Certamente la questione andava posta“. Così il presidente del parlamento Ue, Antonio Tajani, a ‘Circo Massimo’ su Radio Capital. “A quello di questo governo, preferisco il metodo utilizzato dal governo Berlusconi, che bloccò l’immigrazione dopo un accordo con Gheddafi”.
“Appoggiarsi ai nazionalisti non ha alcun senso. Gli interessi dei paesi di Visegrad sono diversi da quelli italiani. Il nostro interesse è ridistribuire gli immigrati, non chiudere le porte”. Così il presidente del parlamento Ue, Antonio Tajani, a ‘Circo Massimo’ su Radio Capital. “Salvini sta sbagliando? Ha posto un problema giusto. Respingere 200 immigranti è un messaggio, non risolve il problema. Ma è presto per dare un giudizio sul risultato. Per me, comunque, l’accordo con Visegrad non è la soluzione giusta“, dice ancora.