MILANO (LaPresse) – L’intenzione della cancelliera tedesca, Angela Merkel, è di mandare in cosiddetti ‘centri ancora’ i richiedenti asilo che arrivino al confine della Germania dopo essersi registrati in altri Paesi dell’Ue. Questi ‘centri ancora’ verrebbero allestiti ai confini della Germania. Ed è qui che le situazioni dei richiedenti asilo verrebbero trattate. È quanto si legge in un documento di otto pagine consegnato da Merkel ai leader dei partiti della sua coalizione di governo.
L’idea della Merkel: centri ancora per i migranti
Lettera di cui ha preso visione e riferisce l’agenzia di stampa tedesca dpa. La Sueddeutsche Zeitung, che conferma a sua volta la notizia, spiega che nei ‘centri ancora’ andrebbero tutti i richiedenti asilo che non ricadono nei casi regolamentati dagli accordi bilaterali stretti da Merkel con Grecia e Spagna nel vertice di Bruxelles. In quegli accordi, relativi appunto ai movimenti secondari, Grecia e Spagna hanno accettato di riprendersi i migranti già registrati nel sistema Eurodac sul loro territorio che arrivino ai confini controllati come quello fra Germania e Austria.
Nella stessa lettera ai colleghi della coalizione, Merkel riferisce di avere stretto accordi con 14 Paesi per il respingimento rapido dei migranti che provino a entrare in Germania. Secondo Deutsche Welle, questo aspetto riguarda i migranti che non hanno il diritto di chiedere asilo o la cui richiesta di asilo sia già stata respinta.
L’ultimatum di Seehofer alla Merkel
Il ministro dell’Interno tedesco Horst Seehofer, della Csu, aveva dato tempo a Merkel fino a fine giugno per raggiungere una soluzione europea all’immigrazione. Minacciando che altrimenti avrebbe avviato i respingimenti al confine con la Germania dei migranti che arrivino dopo essersi registrati in altri Paesi Ue. Caso in cui si sarebbe rischiata la crisi del governo. La Germania è governata da una Grosse Koalition tripartita. Composta da Cdu di Merkel, Csu bavarese di Seehofer e dai socialdemocratici della Spd, guidati da Andrea Nahles.