Salute, vacanze all’estero: rischio infezioni e vaccini consigliati

Con l'estate aumenta la voglia di partire e, di conseguenza, i pericoli connessi ad alcune patologie infettive

ROMA (LaPresse) – Estate, tempo di vacanze viaggi in terre anche lontane dove la cura per la salute passa attraverso prevenzione e vaccini. Per questo arrivano i consigli della Società italiana malattie infettive. Che spiega come le principali virosi trasmesse dalle zanzare del genere Aedes (dengue, chikungunya, Zika virus) siano diffuse nelle aree tropicali e subtropicali di Asia, Africa e Americhe. La malaria, patologia parassitaria trasmessa dalle zanzare del genere Anopheles, è estesamente presente in Africa. Ma anche in Asia e in alcune aree delle Americhe.

Vacanze all’estero? Può esserci il rischio di infezioni

Tali patologie, rappresentano un rischio per chi viaggia in zona endemica. Inoltre, dal 2017 centinaia di casi di febbre gialla, presente in Africa e America Latina, sono stati riportati in aree densamente popolate del Brasile. Si tratta di San Paolo, Rio de Janeiro e Minas Gerais. Cinque casi di importazione confermati e uno sospetto sono stati segnalati in Europa in viaggiatori europei non vaccinati. Di cui uno con esito fatale (ECDC 2018).

In Europa, tali patologie sono in massima parte rappresentate da casi importati di dengue, chikungunya e Zika da area endemica. Solo sporadicamente sono stati segnalati casi autoctoni, trasmessi da vettori locali. In Italia, negli ultimi anni si sono verificati due outbreak con più di 200 casi di chikungunya da trasmissione autoctona. Nel 2007 nella zona di Ravenna/Cervia e nel 2017 nell’area di Anzio e Roma.

Come tutelare la nostra salute

Il rischio di trasmissione autoctona di queste patologie è legato alla coesistenza di due principali fattori. La presenza di soggetti infetti e la circolazione di vettori competenti. Per quanto riguarda invece la febbre gialla, l’Organizzazione mondiale della sanità raccomanda la vaccinazione per i viaggiatori diretti nelle aree endemiche di Africa e America Latina, con particolare riferimento alle aree colpite dall’epidemia attualmente in corso in Brasile. Alcuni Paesi asiatici, pur non endemici per febbre gialla, potrebbero richiedere il vaccino se il viaggio prevede soste in aree endemiche. Il vaccino può essere eseguito presso i centri di vaccinazione internazionale in singola dose, senza necessità di richiami.

Malaria

In caso di soggiorno in area a rischio per malaria, in particolare dove fosse presente la forma più severa causata da P. falciparum (malaria terzana maligna), oltre alle misure di profilassi comportamentale, sono raccomandate misure di profilassi farmacologica (chemioprofilassi), con l’impiego di principi attivi quali meflochina, atovaquone-proguanil e doxiciclina, ciascuno secondo uno specifico schema posologico.

Allo stato attuale le evidenze dell’esistenza sul territorio italiano di vettori competenti alla trasmissione autoctona sono piuttosto limitate. In Italia, è documentata la presenza di Aedes albopictus e Anopheles labranchiae. La “zanzara tigre” (A. albopictus), rilevata in Europa dagli anni Settanta e per la prima volta in Italia nel 1990, è stata identificata come vettore delle passate epidemie di chikungunya nel nostro Paese. E inoltre di sporadici casi di dengue in altri paesi Europei.

 

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