Roma (LaPresse) – Il Decreto dignità contiene “misure interessanti e condivisibili”. Così Tania Scacchetti della Cgil ascoltata alle Commissioni Lavoro e Finanze della Camera. Si tratta di misure “da tempo richieste, a partire dall’intervento sui tempi determinati”. Per la Cgil, però, manca “di coraggio nell’affrontare, attraverso un intervento organico, un profondo ridisegno delle regole del mercato del lavoro”. Il sindacato ha invece un buon giudizio sulla reintroduzione delle causali. “Nettissima contrarietà” nei confronti del reinserimento dei voucher.
Uno dei maggiori sindacati d’Italia esprime il proprio pensiero sul Decreto Dignità. E’ stato fortemente voluto dal Ministro del Lavoro Luigi Di Maio e che è in fase di definizione
Inoltre, la Cgil definisce “poco coraggioso anche l’intervento sui licenziamenti ingiustificati. Esso riprende una vecchia proposta di innalzamento delle indennità. Senza tuttavia prendere provvedimenti. Nè sul ripristino della reintegra, nè sull’impianto più generale delle norme contenute nel decreto sulle tutele crescenti”. In merito alla norma sulle delocalizzazioni, “è un primo tentativo per arginare un fenomeno negativo per l’economia e l’occupazione in Italia. Che però ha il limite di non essere una risposta compiuta e forte. E, nel contempo affronti, attraverso il ridisegno degli ammortizzatori, le ricadute sociali che tali comportamenti di impresa determinano negativamente sui lavoratori e sull’occupazione”.