Yemen, colpo di mortaio sulla folla al mercato: 3 morti e 9 feriti

Il mortaio ha centrato il mercato di Taiz, una città nell'entroterra del porto di Mocha

Aden (LaPresse/AFP) – Tre civili sono stati uccisi e nove sono rimasti feriti da un colpo di mortaio che ha colpito un mercato nel sud-ovest dello Yemen. Lo ha reso noto oggi Medici Senza Frontiere (MSF). Il mortaio ha centrato il mercato di Taiz, una città nell’entroterra del porto di Mocha, sul Mar Rosso, sotto assedio da parte dei ribelli huthi. Msf non ha riferito quando è stato effettuato il raid.

La settimana scorsa Amnesty International ha pubblicato la relazione sullo Yemen

A un anno di distanza dal primo rapporto sulle prigioni segrete situate nello Yemen meridionale, Amnesty International torna a denunciare quel sistema, tuttora impunito, di sparizioni forzate e torture, che costituiscono crimini di guerra. Il nuovo rapporto, intitolato ‘Se è ancora vivo lo sa solo Dio’, denuncia che decine di uomini sono stati arrestati dalle forze degli Emirati Arabi Uniti e forze locali che agiscono fuori dal controllo del governo yemenita. Molti sono stati torturati e si teme che alcuni degli arrestati siano morti durante la detenzione. “Le famiglie dei detenuti vivono un incubo senza fine.

Alle loro richieste di sapere dove i loro parenti siano detenuti o se siano ancora vivi, la risposta è il silenzio o l’intimidazione”, ha dichiarato Tirana Hassan, direttrice di Amnesty International per la risposta alle crisi. “Nelle ultime settimane sono stati rilasciati decine di detenuti, compresi alcuni dati per scomparsi. Ma ciò è avvenuto al termine di lunghi periodi di carcere, senza alcuna accusa, durati fino a due anni. Ciò rende ancora più necessario chiamare i responsabili a rispondere del loro operato e risarcire le vittime”, ha aggiunto Hassan. Da quando, nel marzo 2015, hanno aderito alla coalizione guidata dall’Arabia Saudita, gli Emirati hanno creato, addestrato, equipaggiato e finanziato varie forze di sicurezza locali. Tra cui la Cintura di sicurezza e la Forza di élite, e costruito alleanze con singoli responsabili della sicurezza yemeniti, aggirando il governo locale.

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