Siena, 18 lug. (LaPresse) – La Fondazione Mps ritiene, “sulla scorta delle valutazioni giuridiche dei propri professionisti, di poter più efficacemente tutelare i propri interessi patrimoniali in sede civile piuttosto che avventurarsi in sedi penali”. Lo afferma, in una nota, l’ente senese a proposito del processo contro gli ex vertici di Banca Mps. Gli interessati a processo, Alessandro Profumo, Fabrizio Viola e Paolo Salvadori, in corso al Tribunale di Milano, dove sono imputati di manipolazione del mercato e false comunicazioni sociali. In riferimento al processo milanese, la Fondazione Mps precisa che la decisione dell’ente “a tutela del proprio patrimonio” è maturata “esclusivamente nel perseguimento dei propri interessi. Anche della tutela del proprio patrimonio, come previsto dalla legge e dallo Statuto”. Una scelta che deriva “da un’approfondita valutazione tecnico-giuridica. Fatta dagli organi e supportata da appositi pareri legali”. Fra le varie considerazioni, uno dei consulenti, il professore Fausto Biagio Giunta, ordinario di Diritto penale all’Università di Firenze, ha evidenziato come la Fondazione Mps “non sia stata individuata come ‘parte offesa’. Dunque, allo stato, non potrebbe accedere nemmeno al fascicolo del pm”. In passato la Fondazione Mps “non ha esitato a costituirsi parte civile. Sempre tramite l’avvocato Giunta, in procedimenti penali. Quando ritenuto funzionale e proficuo per un efficiente perseguimento degli interessi dell’ente in sede civile”.
i controlli
La Fondazione Mps, con l’ausilio del proprio consulente, professore Sergio Menchini, ordinario di Diritto processuale civile all’Università di Pisa, “monitora inoltre i profili prescrizionali dei propri diritti risarcitori. Ciò affinché resti impregiudicata qualsiasi azione eventualmente riveniente dalle condotte degli ex vertici di Banca Mps. La Fondazione si riserva di esercitare nei termini di legge e nelle forme ritenute più efficaci”. La Fondazione Mps continuerà a seguire “approfonditamente, e con il supporto dei propri consulenti, tutte le fasi del processo milanese. Così che possano essere tempestivamente attivate le eventuali procedure a tutela del proprio patrimonio e degli investimenti passati”.