Italiani ‘spennati’ da acqua, luce, gas e rifiuti

MILANO – Bollette sempre più esose. In un anno, tra il 2017 ed il 2018, le tariffe di acqua, gas, luce e rifiuti sono aumentate del 6%. Quasi 4 volte più dell’inflazione (+1,6%).

A ‘pagare’ sono soprattutto i pensionati

Una batosta per tutti, ed in particolare per gli anziani che ormai, per pagare i servizi essenziali spendono oltre 1.300 euro l’anno, più del 9% di una pensione mensile media. È quanto emerge da un’analisi condotta da Fipac, l’associazione dei pensionati autonomi aderenti a Confesercenti, sulla base delle variazioni registrate nel 2017 e nei primi 4 mesi del 2018.

L’energia elettrica la più cara

A trainare è soprattutto l’energia elettrica, che tra lo scorso anno ed il primo quadrimestre di quest’anno mette a segno un aumento del 9,7%. Cresce, a ritmi simili, anche l’acqua potabile (+9,7%), in salita per il decimo anno consecutivo.
Anche i prezzi del gas di rete, dopo il calo registrato negli anni precedenti, tornano ad aumentare, segnando un +4,5% negli ultimi 16 mesi. Variazione positive, ma più contenute, per la tariffa per i rifiuti solidi urbani, che si ferma a +1,1%.

Carlo De Masi

L’aumento di luce e gas scattato dal 1° luglio 2018, “pur motivato dalle gravi tensioni internazionali che hanno portato ad una forte accelerazione delle quotazioni del greggio, ci preoccupa non poco visto che sono sempre di più le famiglie che non riescono a pagare le bollette e le imprese che non sono competitive”. Queste le parole di Carlo De Masi, Presidente di Adiconsum nazionale. “Al di là delle motivazioni dell’aumento, infatti, è necessario riformare la tariffa nel suo complesso. A partire dagli oneri generali di sistema, come evidenziato nel nostro recente convegno del 21 giugno scorso insieme al Coordinamento Free”.

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