Lunedì in negativo: le Borse europee aprono col segno ‘meno’

l'avvio della stagione delle trimestrali in piena guerra dei dazi tra Cina e Usa e con il nodo della Brexi

MILANO – Lunedì nero a Piazza Affari. E non solo. Si confermano deboli le Borse europee con l’avvio della stagione delle trimestrali in piena guerra dei dazi tra Cina e Usa e con il nodo della Brexit. Parigi, Milano, Londra e Francoforte aprono in calo il lunedì di contrattazioni mentre i futures Usa sono poco variati in attesa dell’indice Fd di Chicago. Sotto pressione Ferrari (-4,55%), Exor (-3,89%, Cnh (-2,18%) ed Fca (-2,14%) dopo i cambi al vertice per la malattia di Sergio Marchionne. In calo lo spread Btp/Bund a 219,4 punti, mentre l’euro sale sopra 1,17 sul dollaro.

Oro nero

Il petrolio in rialzo a New York, dove le quotazioni salgono dell’1,27% a 69,13 dollari al barile.

Giù Ferrari
Nelle contrattazioni che precedono l’apertura dei mercati Fca perdono il 3,05% a 18,73 dollari. Ferrari affonda a Wall Streetnelle contrattazioni che precedono l’avvio dei mercati. I titoli perdono il 5,00%.

La cattiva sorpresa

Il cambiamento improvviso e drammatico al vertice di Fca con la malattia di Sergio Marchionne e la nomina repentina di Mike Manley come amministratore delegato dell’ex-Lingotto è considerata una “cattiva sorpresa” dagli analisti finanziari. E’ quanto si legge in alcuni report che circolano nelle sale operative, in cui viene sottolineato che “sia Fca che Ferrari saranno sotto pressione nel breve termine” in quanto gli investitori “non amano le cattive sorprese e l’incertezza”. Soprattutto “alcune speculazioni su operazioni di acquisizioni potrebbero ricominciare adesso, che la leadership del Gruppo si è indebolita”. Proprio oggi, in una giornata difficile per il settore automobilistico in Asia a causa dei dazi Usa, Hyundai ha guadagnato il 2% a Seul. Il Gruppo coreano aveva smentito a fine giugno un ritorno di fiamma su un interesse per Fca.

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