Milano (LaPresse) – Per il terzo anno consecutivo il Premio Cairo avrà luogo nelle prestigiose sale di Palazzo Reale a Milano. Lì saranno protagonisti i 20 artisti under 40 selezionati dalla redazione di Arte, il mensile di Cairo Editore leader del settore editoria diretto da Michele Bonuomo. Lunedì 15 ottobre sarà proclamato il vincitore della 19esima edizione del premio; dal 16 al 21 ottobre le 20 opere del 2018, insieme alle opere vincitrici delle precedenti edizioni, saranno in mostra nelle sale di Palazzo Reale.
L’ingresso all’esposizione sarà gratuito. Al vincitore saranno assegnati 25.000 euro, il riconoscimento economico più importante nel panorama italiano per l’arte contemporanea; inoltre gli sarà dedicato un servizio e la copertina di Arte del numero di dicembre. Come di consueto, i giovani creativi dovranno realizzare un’opera inedita e appositamente realizzata. A giudicare i lavori una giuria di esperti composta da direttori di musei e fondazioni di arte contemporanea, da critici e operatori del settore.
Il premio è divenuto col tempo un importante riconoscimento d’arte contemporanea
Nato nel 2000 dalla comune passione del presidente Urbano Cairo e dell’allora direttore di Arte Nuccio Madera, il Premio Cairo nel tempo ha confermato la propria leadership. Diventando il riconoscimento d’arte contemporanea più significativo nel panorama italiano. Il Premio Cairo nel corso delle 18 edizioni precedenti ha visto partecipare 345 artisti. Tra questi, 41 sono stati successivamente invitati a esporre alla Biennale di Venezia nelle edizioni tra il 2000 e il 2017.
I vincitori delle precedenti edizioni del Premio Cairo: Luca Pignatelli (2000), Bernardo Siciliano (2001), Federico Guida (2002), Matteo Bergamasco (2003), Andrea Chiesi (2004), Valentina D’Amaro (2005), Chris Gilmour (2006), Fausto Gilberti (2007), Alice Cattaneo (2008), Pietro Ruffo (2009), Masbedo (2010), Giovanni Ozzola (2011), Loredana Di Lillo (2012), Laura Pugno (2013), Fabio Viale (2014), Alessandro Piangiamore (2015), Paolo Bini (2016), Serena Vestrucci (2017).