WASHINGTON – Accordo tra Jean-Claude Juncker e Donald Trump. Arriva carico di speranze alla Casa Bianca il presidente della Commissione Ue per incontrare il presidente degli Stati Uniti. L’obiettivo è quello di disinnescare le tensioni commerciali con gli Usa che rischiano di incrinare in maniera irreversibile le relazioni tra le due sponde dell’Atlantico, riuscendo, al termine di un lungo colloquio a strappare un accordo.
Obiettivo centrato
Lo scopo dell’incontro è quello di zero tariffe, zero barriere commerciali non tariffarie e zero sussidi sui beni industriali che non siano auto. Il presidente della Commissione Ue, Jean-Claude Juncker è riuscito dove avevano fallito Angela Merkel ed Emmanuel Macron. “Ero venuto qui per trovare un’intesa e l’abbiamo trovata”, ha detto Juncker.
Alleati, non nemici
Che il clima prima dell’incontro non fosse disteso lo si era letto nei volti dei due leader. Del resto non molto tempo fa Trump, che ora ha definito il presidente della Commissione Ue “un uomo molto intelligente ma anche molto duro”, lo aveva etichettato come “un killer”. Parlando dell’Unione europea, il presidente Usa aveva fatto riferimento a “un nemico per gli Stati Uniti”. Juncker non ha dimenticato quelle parole. Davanti alle telecamere ha ricordato al ‘tycoon’ che Europa e America sono “alleati, non nemici”. “Dobbiamo parlare tra noi, dobbiamo lavorare insieme”, ha incalzato il capo dell’esecutivo europeo. Chiaro messaggio all’inquilino della Casa Bianca. Azioni unilaterali sui dazi non possono che portare a un’escalation che non fa bene a nessuno, neanche all’economia e ai lavoratori americani.
Se son rose fioriranno
Se sarà davvero tregua e persino pace lo si vedrà. Il confronto tra la dottrina protezionista dell’America First e i valori del globalismo e del multilateralismo incarnati dall’Unione europea si inseriscono dinamiche del tutto politiche. Con Trump che in vista delle elezioni in Congresso del prossimo novembre – secondo molti osservatori – potrebbe convincersi che la linea dura e nazionalista paghi di più per sostenere i repubblicani.
Europa pronta alla rappresaglia
Del resto Bruxelles non resta con le mani in mano. E se alle tariffe su acciaio e alluminio imposte da Trump ha risposto colpendo marchi simbolo del ‘Made in Usa’ come quelli dei jeans Levi’s e delle moto Harley-Davidson, la Ue e’ gia’ pronta alla rappresaglia se davvero l’amministrazione statunitense dovesse punire le case automobilistiche del Vecchio Continente: dazi per un altro pacchetto di merci importate dagli Stati Uniti per un valore di 20 miliardi di dollari.