Cosenza (LaPresse) – I militari del gruppo della guardia di finanza di Sibari hanno sottoposto a sequestro beni e disponibilità finanziarie. Nei confronti di quattro soggetti componenti di un intero nucleo familiare e titolari di altrettante aziende agricole. Il provvedimento costituisce l’esito di una complessa e articolata indagine di polizia economico-finanziaria. Ha permesso di accertare elementi probatori in ordine ad un’indebita percezione di contributi agricoli erogati, nel periodo 2012-2017, dall’Arcea Calabria, per un importo complessivo di 331.703,66.
Gravi irregolarità riscontrate dalla Guardia di Finanza
L’indagine è orientata alla verifica della legittimità dei titoli dichiarati dagli indagati. A giustificazione delle erogazioni pubbliche percepite. Ha consentito di accertare come gli stessi abbiano falsamente rappresentato all’Ente pubblico la disponibilità di terreni altrui. Attraverso dichiarazioni di conduzione di fondo agricolo, contratti unilaterali e bilaterali. Falsificando, in quest’ultimo caso, la firma dei reali e ignari proprietari (anche enti pubblici) dei terreni.
Le indagini hanno consentito di rilevare, inoltre, come i componenti l’intero nucleo familiare abbiano ripetuto le medesime modalità criminose. Indicando dunque gli stessi terreni, i modelli di contratto e le dichiarazioni con identico contenuto volte a dimostrane la disponibilità.
I quattro sono stati poi segnalati per falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico e truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche.